Recensione: Asshole
Chaim Witz, al secolo Gene Simmons torna con una nuova release del tutto “particolare”. Inusuale il titolo dell’album (“asshole” significa “buco del culo”), eclettica la proposta complessiva del disco. Tralasciando il titolo e venendo a quello che maggiormente interessa è proprio l’eclettismo esasperato di questa ultima fatica del famoso (e “linguacciuto”) membro degli storici Kiss a lasciare, ad ascolto ultimato, alquanto perplessi. Certo, le collaborazioni illustri presenti nell’album a partire da Bob Dylan, passando per Frank Zappa e famiglia (…i miracoli dei campionamenti) e il supporto di Dave Navarro (Jane’s Addiction, Red Hot Chili Peppers) teoricamente dovrebbero garantire se non la certezza, almeno una rilevante possibilità di ascoltare un lavoro di buon livello. Invece ci deve accontentare di un lavoro che esplora diversissime soluzioni musicali senza concentrarsi approfonditamente da una di esse. Andiamo per gradi, però, analizzando il dettaglio del platter.
L’apertura è affidata all’energico hard rock di “Sweet & dirty love”. Il pezzo scorre piacevolmente, denotando una freschezza nel songwriting piacevole per le orecchie. Di per sè questo primo brano lascia presagire qualcosa di buono da questo lavoro, ma appena inizia la seconda traccia, “I’m the Firestarted” una smorfia di disappunto non può far altro che materializzarsi sul viso dell’ascoltatore. Si tratta di una cover, pressocchè identica all’originale, della “Firestarted” dei Prodigy (famosa tecno-punk band). Tralasciando la scelta di coverizzare un tale brano, ciò che stupisce è il “balzo” stilistico che l’artista ha intrapreso da una traccia all’altra, lasciando interdetto l’ascoltatore dall’inizio alla fine del brano. Passando a “Weapons of mass destruction” il nostro indurisce nuovamente il sound che qui si fa più grezzo e diretto, lasciando intendere la volontà di proporre (in più) una variante dell’hard rock classico condita da spunti “heavy” sparsi un po’ in tutto il pezzo. Il risultato non è affatto insoddisfacente, anche se non si capisce appieno quale percorso musicale privilegi Simmons nell’avventurarsi in questi temi musicali. Arrivati alla quarta track, “Waiting for the morning light”, ci troviamo di fronte ad una delle più strane songs del platter. Il brano, scritto a quattro mani con Bob Dylan, è una ballad che più morbida non si può con in più, nel refrain, l’intervento di coretti talmente lievi e soffusi da creare addirittura un certo imbarazzo all’ascolto. Anche qui, ovviamente, si nota una forte mancanza di amalgama con le songs precedenti, ma è palese ormai che si tratti di un preciso intento dell’artista tracciare il “percorso” del disco in questo modo. “Beautiful” segue lo stesso discorso musicale instaurato con la precedente track, rischiando in più di aumentare la noia dell’ascolto di queste “sonorità”. Fortunatamente una salvifica ventata di buon rock arriva con la seguente “Asshole”, brano costruito su un riffing vivace e contagiosamente “rock’n’roll” come l’ex Kiss sa produrre. Di buona fattura il refrain, molto buono l’assolo centrale che pone il sigillo (in definitiva) alla riuscita del brano nel suo complesso. Echi beatlesiani si odono all’ascolto della successiva “Now that you’re gone” che, per quanto ben arrangiata, non riesce a provocare particolari sensazioni nell’ascoltatore se non quell’ormai collaudato senso di smarrimento dopo tutto questo repentino e troppo brusco passaggio da un tema musicale all’altro. “Watever turns you on” risulta più stuzzicante per l’orecchio, lasciando trasparire l’ironia dell’autore sia per quanto riguarda il lato interpretativo delle vocals che per quanto riguarda lo sviluppo strumentale del pezzo. Arrivati a “Dog” ci si imbatte nuovamente in sonorità “artificiose”, frutto di un esasperato uso della drum machine, mitigato forse da quel sense of humor che (come nella precedente canzone) permette di non sprofondare nella noia totale. Con “Black Tongue” il nostro riserva all’ascoltatore una felice sorpresa rispolverando (nientemeno) alcuni riffs del compianto Frank Zappa e affiancandoli alla prestazione alle vocals e alle guitars di buona parte della famiglia Zappa. Il risultato di questo esperimento è sicuramente soddisfacente e rispettoso della geniale e folle verve creativa del “maestro”. L’undicesima song, “Carnival of souls”, è un brano ben impostato negli arrangiamenti che, anche se non molto distante come concetto d’insieme dai pezzi meno riusciti dell’album, ha dalla sua parte un ben congeniato lavoro sulle armonie che lo rendono pregevole all’ascolto. Con “I had a gun” Simmons costruisce una discreta acustic song lasciandosi ascoltare piacevolmente, mentre la conclusiva “I dream a thousand dreams” sembra una sorta di ninna nanna tanto “leggera” da risultare decisamente soporifera.
Ecco, l’ascolto di “Asshole” è terminato e so che la durezza del giudizio adottata nell’analisi dei brani che lo compongono avranno sicuramente irritato gli affezionati fans del bassista dei Kiss. Permettetemi, comunque, di considerare questa recensione come un sincero avvertimento: state alla larga da questo lavoro, anche voi potreste essere nella spiacevole condizione (come il sottoscritto) di non sapere commentare questo lavoro se non con il ricorso ad un enorme (ed eloquente) punto interrogativo.
Tracklist:
1. Sweet & Dirty Love
2. Firestarter – Dave Navarro
3. Weapons of Mass Destruction
4. Waiting for the Morning
5. Beautiful
6. ***hole
7. Now That You’re Gone
8. Whatever Turns You On
9. Dog
10. Black Tongue
11. Carnival of Souls
12. If I Had a Gun
13. 1,000 Dreams
Line-Up:
Gene Simmons (Lead Vocals, Rhythm Guitar On Track 3; Bass On Track 1, 3, 7, 10, 11; Background Vocals On Track 3, 4, 6, 7)
Bruce Kulick (Guitars On Track 1 & 3)
Eric Singer (Drums On Track 1 & 3)
Ritchie Kotzen (Guitars On Track 10 & 11)
Frank Zappa (Spoken Words & Rhythm And Solo Guitars On Track 10)
Dweezil Zappa (Lead Guitar And Background Vocals On On Track 10)
Ahmet Zappa (Background Vocals On Track 10)
Moon Zappa (Background Vocals On Track 10)
Gayle Zappa (Background Vocals On Track 10)
Mark Addison (Drums, Bass, Keyboards, Guitar And Background Vocals On Track 5)
Nina Singh (Drums, Vocals, Guitar And Percussion Track 5)
Frank Tolstrup (Drums, Bass, Rhythm Guitar, Percussion On Track 6)
Thomas Ruud (Rhythm And Lead Guitars On Track 6)
Dave Williams (Background And Harmony Vocals On Track 8)
Dan Cuprier (Drums On Track 8)
Holland Mcrae (Lead Guitar On Track 8)
Brian Lebarton (Piano On Track 8)
Bag (Guitar, Bass, Keyboards, Drums, Background Vocals On Track 9, 12 & 13)
Jeff Diehl (Keyboards And Drum Recordings On Track 7)
Shannon Tweed (Background Vocals On Track 8)
Nick Tweed Simmons (Background Vocals On Track 11)
Sophie Tweed Simmons (Background Vocals On Track 7)
Louse Tweed (Background Vocals On Track 8)
Zachary Grant (Background Vocals On Track 7)
Kylie O´Brien (Background Vocals On Track 7)
Michelle Casio (Background Vocals On Track 8)
Nira Weiss (Background Vocals On Track 8)
Steve Parrish (Background Vocals On Track 11)
Chris Parrish (Background Vocals On Track 11)