Recensione: Awareness
I Crownshard sono un quartetto nato nel 2016 nei pressi di Reggio Emilia e con all’attivo un EP dal titolo omonimo pubblicato due anni dopo.
Ora si fa risentire con un ulteriore e nuovo EP dal titolo ‘Awareness’, ovvero ‘consapevolezza’. Quale consapevolezza? Che l’esistenza è problematica, visto che i temi trattati vanno dalla depressione al suicidio, dal fallimento alla perdizione.
Il tutto messo in musica in cinque brani, della durata totale di poco inferiore ai venti minuti, in cui il cantante Cesare Fioriti e gli altri componenti suonano un Death Metal vecchio stampo con forti influenze Thrash e Black anni ’80 – ‘90, un bel mischione di violenza e determinazione, in pratica.
L’EP parte subito con il piede ben fisso sull’acceleratore: ‘There Is Nothing Left’ è un pezzo tirato, con un lavoro di basso che arriva quasi a sostituire la seconda chitarra quando questa è impegnata nelle melodie.
La successiva tripletta, ‘Feeling Still Cursed’, ‘Mankind Has Failed’ ed ‘Eternal Timeless Fall’, rallenta decisamente. Da non amante delle definizioni di generi e sottogeneri faccio un’eccezione: questo è Blackened Death Metal alla Behemoth, ben suonato ed assolutamente in linea con le tematiche che permeano tutto il disco. Unica nota stonata lo sviluppo finale di ‘Eternal Timeless Fall’, con un interessante arpeggio di chitarra piazzato dopo la metà della canzone che però viene accompagnato da un assolo che va a sfumare il brano, una scelta che mi ha spiacevolmente spiazzato.
Con l’ultima ‘Healed By The Hell’ si torna su territori più diretti e veloci e le influenze Thrash la fanno di nuovo da padrone: è la canzone più convincente, non a caso si tratta del singolo di lancio.
Riassumendo, ‘Awareness’ è assolutamente apprezzabile, anche grazie ad una buona autoproduzione.
Vista la qualità raggiunta sarebbe auspicabile che la band reggiana, dopo due EP, si misurasse con un Full-Lenght; se e quando sarà, noi saremo certamente qui a raccontarvelo.