Recensione: Axia Kai Dinami
I greci Velocity arrivano con questo “Axia Kai Dinami” al loro secondo lavoro in studio dopo il primo cd autoprodotto “X-Epanastatis”.
Il passato del gruppo affonda le sue radici nella scena Hardcore-Punk ellenica dove pare che i nostri si siano fatti un nome di tutto rispetto. Il booklet del cd è scritto interamente in greco, quindi i titoli sono frutto di una mia trasposizione dalle lettere greche al nostro alfabeto, mi scuso in anticipo per eventuali errori.
Il cd viene aperto da “Alitseia I Psema” che ci presenta un gruppo con chitarre decisamente di stampo metallico, una batteria e una voce invece chiaramente Hardcore.
Le seguenti 5 canzoni invece mi hanno fatto una strana impressione, i riff di chitarra mi hanno ricordato moltissimo alcune cose dei nostrani Death SS con la solita coppia voce-batteria in stile Hardcore. L’effetto risulta essere quantomeno particolare, anche se, non essendo io un particolare sostenitore del Punk più oltranzista non mi ha particolarmente colpito la cosa.
La settima traccia di questo cd, “Axia Kai Dinami”, è una tipica traccia di quello che a metà anni ’80 veniva definito Metal-core, violenta e sempre tirata.
La seguente “Athen’s Crew”, cantata in inglese, è un pezzo chiaramente punk, ma non il punkettino dei vari Green Day o Offsprings, bensì il Punk degli esordi risalente alla fine degli anni ’70.
Da qui in poi il cd perde un po’ delle sue caratteristiche Metal, diventando sempre più hardcore oriented nelle ultime 4 canzoni.
Giudicare un cd del genere non è molto semplice per vari motivi, primo il fatto che non credo c’entri molto con quello che di solito trattiamo su questo sito e secondo perché non essendo un profondo conoscitore del genere (lo conosco ma non sono proprio un esperto od un assiduo ascoltatore) mi viene difficile avere dei termini di paragone.
Questo “Axia Kai Dinami” mi ha dato sensazioni contrastanti, infatti di fianco a riff molto metal e decisamente ben strutturati ci sono linee vocali urlate e molto poco melodiche per orecchie abituate a cose molto diverse da quelle che propongono i Velocity.
Penso comunque che per chi apprezza il genere possano essere un buon gruppo, magari non all’altezza dei migliori (tipo Agnostic Front o Gorilla Biscuits), ma che comunque, grazie all’uso molto “metallaro” delle chitarre, hanno un approccio decisamente personale ed originale ad un tipo di musica solitamente molto chiuso e ripetitivo.