Recensione: Back To Basics/Still Going Strong [Reissue]

Di Stefano Ricetti - 25 Settembre 2012 - 0:00
Back To Basics/Still Going Strong [Reissue]
Band: Anvil
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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64

Da un po’ di tempo a questa parte la label tedesca Spv si dedica alla ristampa digipak dei vecchi lavori dei canadesi Anvil, band che sta vivendo una seconda e tutt’altro che prevedibile giovinezza successiva ai fasti del film The Story Of Anvil, di Sacha Gervasi. Dopo Strenght Of Steel, Pound For Pound e Worth The Weight in versione singola e la doppia accoppiata Plugged In Permanent/Absolutely No AlternativeSpeed Of Sound/Plenty Of Power è ora la volta, come cronologicamente prevedibile, di Back to Basics/Still Going Strong.

In linea con le precedenti uscite, mettendo da parte la bella confezione in cartonato a tre ante apribili con tutti i testi delle canzoni, il valore aggiunto della reissue risiede nelle liner notes dei due mastermind in carica ai Crazy Canucks, ossia Steve “Lips” Kudlow e Robb Reiner, che commentano in prima persona, dopo anni, i dischi oggetto della ristampa, che tra l’altro presentano due fra le migliori copertine della storia del gruppo, ovviamente non tenendo conto di quelle classiche e minimali di monumenti come Hard’N’Heavy, Metal On Metal e Forged In Fire. Per chi non fosse interessato alla 2 in 1 Special Edition sono disponibili anche i due digipak come singoli.

In questo caso, per un ascolto contestualizzato, bisogna fare un ideale salto all’indietro di dieci anni, quando i guerrieri di Toronto, nonostante navigassero a vista nelle tristi acque del dimenticatoio, continuavano imperterriti a pubblicare album. Defender a oltranza, i Nostri, non a caso, con lo scorrere dei decenni si sono conquistati l’Oscar della perseveranza metallica, puntando più sull’attitudine che non sul valore effettivo delle uscite discografiche.

In questo contesto va inquadrato Still Going Strong, release del 2002, successivo alla prima calata dei canadesi in terra greca, immortalata da una bella foto davanti al Partenone, peraltro riportata nella pagina  centrale della reissue.

Il meglio che ha da offrire Still Going Strong risiede nelle prime due tracce: da manuale il riffing affilatissimo di Race Against Time, poi la solita voce lamentosa di Lips, che si ama o si odia, senza vie di mezzo. Canadian pure fucking HM, comunque, senza ma e senza se, impreziosito da una produzione incentrata sulla chitarra, come svelato da Reiner nelle note. La successiva In Hell è un mid tempo pesantissimo DOC come solo i Crazy Canucks sanno fare, quantomeno a certe latitudini ghiacciate. Pezzo infernale, oscuro, darkeggiante ed epico il giusto. Il resto del disco si incanala nella normalità alla quale erano ormai abituati i fan degli Anvil nel momento in cui la band non carpiva il focus necessario per poter scrivere pezzi sopra la media. Unica eccezione la galoppante Sativa, che si erge leggermente sulle altre.
Stessa formazione per Back To Basics, del 2004, accompagnato da una dichiarazione d’intenti legata al vintage da parte di Lips: produzione volutamente analogica e uso della chitarra Gibson ES335, proprio quella utilizzata ai tempi aurei di Metal On Metal. Solamente una manciata di pezzi contenuti all’interno del disco passano la prova del tempo, oggi come otto Primavere fa: la granitica Fuel For Fire e la carezzevole Song For Pain, con la prima a ricordare al mondo quanto “trve” sappiano essere gli Anvil e la seconda a dischiudere orizzonti musicali mai osservati prima di quel momento in casa dell’Incudine più pesante dell’universo heavy metal. A chiudere la cinquina altri tre episodi, anche se di caratura minore rispetto ai due precedenti, ma sempre duri e massicci: The Chainsaw, Can’t Catch Me (When My Pants Are Down) e Bottom Feeder, con quest’ultima, come da rivelazione di Lips nelle note, diretta discendente di Fire, di Jimi Hendrix.

Tanto per non perdere il vizio, la Spv ha appena licenziato sul mercato la versione digipak di This Is Thirteen, disco uscito “solamente” nel 2007, con l’aggiunta di una bonus track, Thumb Hang, bella enfatica come i sapevano essere i Twisted Sister più solenni, con addirittura coretti di sottofondo e reverberi inusuali per gli Anvil. Esperimento riuscito, senza dubbio e non la classica traccia in più buttata lì a mo’ di acchiappacitrulli.

Stefano “Steven Rich” Ricetti  

Tracklist Back To Basics:
1. Fuel For The Fire
2. Keep It Up
3. Song For Pain
4. You Get What You Pay For
5. The Chainsaw
6. Can’t Catch Me (When My Pants Are Down)
7. Go Away
8. Bottom Feeder
9. Cruel World
10. Fast Driver

Tracklist Still Going Strong:  
1. Race Against Time
2. In Hell
3. Holy Wood
4. Still Going Strong
5. Don’t Ask Me
6. Waiting
7. White Rhino
8. What I’m About
9. Sativa
10. Defiant

Line-up:
Lips – Guitar, Vocals
Ivan Hurd – Guitar
Robb Reiner – Drums
Glenn Five – Bass

 

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