Recensione: Back To The 80’s

Di Fabio Vellata - 11 Febbraio 2009 - 0:00
Back To The 80’s
Band: Mainstreet
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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70


“Back To The 80’s, un titolo che riassume in pieno la filosofia del progetto Mainstreet. Non uno sterile quanto nostalgico ricordo degli anni 80, ma una convinzione che questo genere possa offrire ancora molto.”

Costituiti nel 2003 e giunti con “Back to The 80’s” alla seconda autoproduzione in carriera, prima sulla lunga distanza, i lombardi Mainstreet mettono in chiaro senza molti preamboli l’essenza principale della loro proposta.
Sono, infatti, i dorati anni ottanta del migliore hard rock, il fuoco che arde alla base delle composizioni offerte, scritte, confezionate e messe in opera, con il preciso intento di riallacciare – non senza un pizzico di nostalgico romanticismo – il filo del discorso con stili e cadenze risalenti a più di due decadi fa.

Non serve una grande dose d’esperienza per intuire con immediatezza quali possano essere i meccanismi posti in essere al fine di raggiungere l’obiettivo.
Un occhio di particolare riguardo alla melodia, poche concessioni ad eccessivi arzigogoli e il tentativo, se possibile, di centrare qualche ritornello che possa stamparsi facilmente in testa e rendersi canticchiabile.
Un tessuto dunque, volto a perpetuare una tradizione ormai consolidata e “sicura” da anni che, qualora ravvivata in modo davvero efficace, sa garantire, oggi come allora, effetti di notevole durata e qualità.

A onor del vero, va detto tuttavia che i pur volonterosi musicisti milanesi non sempre ottengono risultati di livello assoluto, assestandosi ad ogni modo, su di un più che discreto valore qualitativo, impreziosito – in una tracklist animata da dieci brani – da almeno un paio d’episodi effettivamente riusciti.
Sembrano a tal proposito ancora piuttosto perfettibili, canzoni come la title track “Back To The 80’s” e le seguenti “Breed On The Verge Of Extinction” e “Wild In The City”, tracce che non dissimulano una buona carica d’energia, ma lasciano parimenti trasparire una certa ripetitività e pochi elementi in grado di catturare concretamente l’attenzione.
D’altro canto, non possono non apparire molto piacevoli e di tutt’altro spessore le buonissime “Made Of…”, “Lonely” e “Rebel Inside”, pezzi che, insieme al potenziale hit “Love Affair” (ottantiana sino al midollo), portano infine alla luce un songwriting maturo e ben studiato, non certo originalissimo (la personalità in ogni caso c’è e si fa sentire), ma senz’altro soddisfacente in termini di melodia e ritornelli indovinati.

Niente male il profilo strumentale che, in un impianto alquanto classico, permette ai due chitarristi Francesco Segota e Mauro Guarnieri di spiccare senza esitazioni, lasciando spazio anche ai restanti membri della band (interessante il cantato della singer Claudia Anelli), autori di una prova convincente.

A conti fatti dunque, una release di buon interesse, che centra l’obiettivo di presentare degnamente una delle tantissime nuove realtà attive nel sottobosco rockettaro di casa nostra.
Tecnica e mezzi non difettano. Modellando ancora un po’ lo stile e cercando di raffinare al meglio l’allestimento melodico dei brani, la missione potrà dirsi davvero compiuta con successo.

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Tracklist:

01. Back to the 80’s
02. Gypsy
03. Made of
04. Breed on the Verge of Extinction
05. Love Affair
06. Where are you Now?
07. Rebel Inside
08. Lonely
09. Wild in the City
10. I Was Afraid

Line Up:

Claudia Anelli – Voce
Andrea Pedriali – Basso
Mauro Guarnieri – Chitarra
Francesco Segota – Chitarra
Ivan Belloni – Batteria
 

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