Recensione: Back To The Start
I cultori dell’AOR sono unanimi nel reputare “Shaft Of Light” degli Airrace, uscito nell’anno domini 1984, tra i capolavori assoluti del rock melodico britannico.
Gli Airrace, rimasti nella storia anche perché dietro i tamburi vi suonava Jason Bonham (Virginia Wolf, Bonham, Foreigner), figlio del celeberrimo John dei Led Zeppelin, avevano tra i propri assi vincenti nella manica anche e soprattutto il chitarrista Laurie Mansworth ed il cantante Keith Murrell (recentemente nominato tra i 40 migliori vocalist AOR secondo la rivista Classic Rock presents AOR).
Nel 2009, in occasione del venticinquesimo anniversario di “Shaft”, anche gli Airrace, così come tanti altri, non hanno perso lo spunto per l’immancabile reunion, e, anche se Jason Bonham si è presto tirato fuori e se il tastierista Toby Sadler, oggi residente in Germania, non si è reso disponibile ad un impegno full-time, hanno sfornato un nuovo CD, ovviamente rimaneggiando la line-up col l’innesto di qualche nuovo musicista.
“Back To The Start” – questo il titolo del successore di “Shaft Of Light”, “inevitabilmente” rilasciato dalla “nostra” label Frontiers Records – riesce mirabilmente a non deludere, a non far rimpiangere il celebrato predecessore, ed anzi, a persuadere appieno l’ascoltatore sul suo valore grazie, tra l’altro, ad una edge particolarmente dura e ficcante, che rende grintoso ed affilato un sound nel complesso melodioso ed accattivante.
Paradigmatiche ed esemplificative sono le due canzoni poste in apertura, entrambe caratterizzate e rese catchy da un gioco di canto e controcanto: “Keep On Going”, che mette in mostra subito il gioco di riff secchi e taglienti dell’axeman e la voce, acuta e potente, di Murrell, e “Two Of A Kind”, classico brano AOR, con la voce lievemente più affaticata ma con un Mansworth magistrale tra riff ed assoli, alla pari di quanto fa più avanti nel disco, nella sferzante title-track e nella conclusiva “What More Do You Want From Me”?
Pur essendo inglesi, gli Airrace non nascondono, neanche a distanza di tanti anni dall’esordio, i loro richiami ai giganti dell’AOR statunitense. I Foreigner, ad esempio, la cui ombra s’intravede sia nell’hard rock guitar-oriented, tra staffilate di riff ed assoli svolazzanti, di “One Step Ahead” ed “Enough Of Your Loving”, sia nel soft-rock dai ritmi moderati di “So Long” e “Call Me Anytime”.
Ma anche i Journey (nell’accattivante “When Baby”) ed i Toto (nella dirompente “Wrong Way Out”), fanno sentire le loro inevitabili influenze, in un contesto, sia chiaro, comunque personale e ben caratterizzato.
“Back To The Start” è dunque un corposo came-back, che convince e – spesso – avvince l’ascoltatore, e che ha forse come unico difetto (ma proprio a cercare il pelo nell’uovo) l’assenza di novità e di sorprese rispetto alle aspettative.
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Tracklist:
01. Keep On Going;
02. Two Of A Kind;
03. When Baby;
04. Call Me Anytime;
05. So Long;
06. Back To Start;
07. Just One Kiss;
08. Wrong Way Out;
09. One Step Ahead;
10. Enough Of Your Loving;
11. Better Believe It;
12. What More Do You Want From Me?
Line Up:
Keith Murrell – Voce
Laurie Mansworth – Chitarre
Simon Dawson – Batteria
Dean Howard – Chitarre
David Boyce – Basso
Toby Sadler – Tastiere