Recensione: Bad Sneakers and a Piña Colada
È semplicemente una festa.
Una spensierata corsa in macchina giù per un’interminabile discesa su di una cabriolet a velocità sfrenata, immersi in una musica dolce come il nettare di cocco e ananas, forte e robusta come il rhum che ti riporta alla realtà di una melodia festaiola si, ma non fine a se stessa.
Un album che mostra tutta la sana irruenza di un gruppo che deve ancora conoscere le grandi luci della ribalta, imbottito di quel groove hard rock frammisto al punk di estrazione stradaiola e al più sano e genuino glam fine anni ottanta.
Sarebbe fin troppo semplice cercare paragoni con illustri nomi del passato, ma io non intendo farlo, preferendo dare alla band scandinava il giusto risalto senza le ombre ingombranti di chi ha calcato palchi di mezzo mondo anni addietro. Hardcore Superstar al 100%, forti, sporchi, veloci e casinari più che mai.
Bad Sneakers and a Piña Colada è un concentrato di profumi e colori, di suoni ed emozioni, di festa “ignorante” e senza troppi pensieri…sia quello che sia, qui si suona per la gente, per chi vuole divertirsi e pensare poco a quello che sta intorno con un disco che scorre via senza esitazioni o titubanze e viaggia alla velocità della luce.
Che voi siate in spiaggia o in macchina, su di una pista da sci o sotto un palco, risulterà davvero difficile non essere rapiti dalle note dei ragazzi di Göteborg, capaci di confezionare un platter che non stanca mai, determinando così quello che può essere definito come il suo più grande pregio.
“Hello/Goodbye”, “You Will Never Know” e “Liberation”, sono lo start perfetto, l’esplosione di energia che parte dal motore di questa macchina lanciata senza freni, e raggiunge in un millesimo di secondo i neuroni di chi ascolta e li accende – come fosse benzina sul fuoco – senza dare il tempo di reagire. Potrà piacere oppure no: certo è che la musica degli Hardcore Superstar non può lasciare indifferenti.
Uno Street rock che rappresenta con brillantezza, tutti i dettami di un genere di facile interpretazione, rapido da capire ed assimilare, che non chiede null’altro che essere ascoltato ed apprezzato nella sua semplicità. Canzoni come “Have You Been Around” o “Rock ‘n’ Roll Star” tanto per citarne due a caso, danno il polso di un lavoro davvero ben fatto, spontaneo e a dir poco immediato.
Certo, un breve momento per tirare un po’ il respiro ci viene comunque concesso con la più lenta e cadenzata “Someone Special” – ballad non strepitosa nel suo genere, tuttavia piacevole e un po’ “ruffiana”, che non stona nel giudizio complessivo – ma per il resto il disco si attesta con tenacia sui ritmi proposti in partenza, con l’urlo di Jocke Berg accompagnato da riff melodici ed al contempo taglienti di “Slide Song”, che ci guidano fino alla fine del lavoro, concluso dai suoni veloci e vigorosi di “So Deep Inside”.
Niente da eccepire, un album davvero formidabile, archiviato da tempo tra i migliori del proprio genere.
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Tracklist:
01. Hello/Goodbye
02. You Will Never Know
03. Liberation
04. Have You Been Around
05. Punk Rock Song
06. Beat You Down
07. Rock ‘n’ Roll Star
08. Someone Special
09. Slide Song
10. Hey Now
11. Strapped
12. Bubblecum Ride
13. So Deep Inside
Line Up:
Jocke Berg – Voce
Silver Silver – Chitarra
Martin Sandvik – Basso
Magnus Andreasson – Batteria
