Recensione: Battle For Life [EP]
Si sa che la maggior parte delle band ha mosso i primi passi sfruttando agli esordi la scia di gruppi già avviati da tempo. Non fanno eccezione gli italiani Razing Storm, nati nel 2012 come tribute band degli Iron Maiden.
Questo progetto però viene ben presto abbandonato per lasciar spazio alla scrittura di proprie canzoni. Così facendo, nel 2013, realizzano il loro primo EP dal titolo “Battle For Life”, demo contenente cinque tracce della durata complessiva di una mezz’oretta.
Ovviamente le influenze ‘maideniane’ di certo non mancano, ne è una prova la title-track, “Battle For Life”, in cui spiccano il gioco di chitarre ad opera di Andrea Muti e Giuseppe Longo (ex-Windrow), l’ottimo lavoro del batterista Andrew “Spring” De Carolis (EdenSlave, Kendra), che ha avuto la fortuna di fare da spalla a Blaze Bayley (ex-cantante di Wolfsbane e per l’appunto, Iron Maiden) e di lavorare al fianco di artisti quali John Macaluso e Peter Wildoer (insomma, non si tratta certo di un novellino).
Il quadro viene completato dal bassista Paolo Pastore e dal singer Claudio Vattone – alias Dani Lixx (EdenSlave). Quest’ultimo dimostra di avere una buona versatilità e padronanza della propria voce, specialmente sulle note alte (l’acuto della suddetta traccia è da pelle d’oca), ricordando a tratti lo stile di esecuzione di Bruce Dickinson.
Va detto che i cinque defenders non hanno ricevuto solo influenze stilistiche legate alla Vergine di Ferro, ma si sono ispirati anche ad altre band quali Blind Guardian, Iced Earth – dell’epoca Matt Barlow- e Gamma Ray, nonché Judas Priest, soprattutto nella sezione ritmica di alcune tracce, come in “Metal Is Life”.
Unica nota “negativa”, se così si può dire, è riscontrabile in “Annunaki” – brano contraddistinto da continui cambi di tempo e da volute dissonanze vocali – che risulta essere un po’ slegata se si considera l’EP nella sua totalità.
Piccolo appunto per i cari e vecchi Heavy Metallers (che sotto sotto hanno il cuore tenero): se vi aspettavate, come brano conclusivo, una classica ballad, resterete delusi…almeno in parte! Infatti “Killing World” è l’ennesimo concentrato di Metal, con la M maiuscola, che vi farà scapocchiare la testa da una parte all’altra, fino a che, giunti agli ultimi minuti della traccia, potrete rilassarvi, dato che i toni diventeranno più blandi e distesi…salvo poi finire con un bel riffone di chitarra!
Per quanto riguarda la produzione, che dire… Se uno pensa che tutti gli album autoprodotti vengano registrati con il deretano si sbaglia di grosso! Ne è una prova questo EP, contraddistinto da un buon equilibrio complessivo tra voce, basso e chitarre, forti anche del sostegno dato dalla batteria.
Questi due requisiti nell’ insieme, assicurano un ascolto gradevole.
In conclusione, “Battle For Life” è sicuramente un buon punto di partenza per una band già matura, unico consiglio che mi sento di dare è quello di lavorare più minuziosamente a livello vocale, dato che il singer ha già in sé le potenzialità per fare – come si suol dire – grandi cose.
Nadia “Spugna” Giordano
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