Recensione: BBC Archives
Uscito nel 2002, all’interno del cofanetto, pubblicato in edizione limitata, intitolato “Eddie’s Archive”, questo doppio cd raccoglie quattro spezzoni di altrettante esibizioni dal vivo della Vergine di Ferro risalenti al periodo 1979-1988, riesumate, come esplicato dal titolo stesso della release in questione, dai polverosi archivi della BBC. Vado quindi immediatamente ad analizzare le singole esibizioni.
BBC RADIO 1 FRIDAY ROCK SHOW SESSION, 14th November 1979
I primi quatto brani del primo cd, “Iron Maiden”, “Running Free”, “Transylvania” e “Sanctuary” sono stati registrati dal vivo, senza pubblico, per il Friday Rock Show della BBC nel lontano 1979.
La formazione è quella, mitica, del primo album (che uscirà solo nell’Aprile dell’anno successivo) e, quindi, il risultato non poteva che essere eccellente.
L’esecuzione dei pezzi da parte della band, infatti, è caratterizzata da un feeling ed un impatto veramente straordinari.
Peccato per la mancanza del pubblico che sicuramente avrebbe reso l’esibizione dei Maiden ancora più “calda.”
Da segnalare il suono e la registrazione che, per quanto piuttosto grezzi ed approssimativi, risultano addirittura migliori di quelli delle versioni “ufficiali” dei brani registrate su disco in studio.
READING FESTIVAL, 28th August 1982
Le tracce dalla 5 alla 14 del primo cd sono estrapolate da un’esibizione dei Maiden al Festival di Reading nel 1982.
Ovviamente la formazione è quella del “Beast on the road tour”,dal quale la performance immortalata in questo disco è tratta.
Pur non ancora perfetti da un punto di vista tecnico-esecutivo (a mio parere la perfezione, in questo senso, verrà raggiunta solamente nel leggendario World Slavery tour del 1985, eternato nel monumentale “Live After Death”), gli Iron danno vita ad uno show di grande impatto, tirato e coinvolgente, dal quale emerge tutto l’entusiasmo di cinque ragazzi che stanno conquistando il mondo del metal.
Una particolare menzione va’ ad un giovane e scatenatissimo Bruce Dickinson che, se da una parte, in qualche occasione, sembra non padroneggiare ancora perfettamente la propria straordinaria voce, dall’altra mostra già tutte le sue doti di grande front man e di straordinario trascinatore.
In scaletta tutti i pezzi che contano del masterpiece “The Number of the Beast” (praticamente rimangono fuori solo “Invaders” e “Gangland”), tre superclassici tratti dal primo album, che rispondono al nome di “Transylvania”, “Iron Maiden” e “Phantom of the Opera”, e “Wrathchild” quale unico pezzo proveniente da “Killers”.
L’unico difetto (si fa per dire) di questa registrazione è la sua relativa “inutilità”, causata dalla contemporanea pubblicazione, per giunta all’interno dello stesso cofanetto (“Eddie’s Archives”), del favoloso doppio cd live “Beast over Hammersmith”, tratto dal medesimo tour, e nel quale già compaiono tutti i brani contenuti in questo cd, per giunta nello stesso ordine!
READING FESTIVAL , 23rd August 1980
La vera chicca di questo “BBC Archives”, a mio parere, è rappresentata dalle prime sei tracce del secondo cd, che immortalano una storica esibizione dei Maiden, “Paul Di’anno-era”, al Festival di Reading nel 1980.
Fatta eccezione per la sola “Killers”, qui proposta in una versione provvisoria con un testo molto diverso rispetto quello definitivo (l’album omonimo uscirà solo l’anno successivo), nella quale i Maiden mostrano qualche incertezza esecutiva di troppo, la performance dei nostri è assolutamente straordinaria per potenza ed feeling, e ci mostra una band, forse tecnicamente non ineccepibile,ma estremamente compatta ed in grado di sprigionare un’energia incredibile.
Ne è buon testimone il pubblico del Reading trascinato in un totale stato di delirio da un Paul Di’Anno in grande forma.
Assolutamente grandiose, a mio avviso, le versioni di “Prowler”, “Remember Tomorrow”, “Running Free”, “Transilvania” ,“Iron Maiden”, vere e proprie perle che, dal vivo, acquistano ancora più lucentezza.
Ascoltando queste tracce mi viene da chiedere se, dopo avere dato alle stampe dozzine di dischi dal vivo con Bruce Dickinson (alcuni anche discutibili secondo me….ma lasciamo perdere….), non sia giunto il momento di vedere finalmente pubblicato un bel live (ovviamente doppio) dei primi Maiden, magari tratto dal tour di Killers.
Limitare le testimonianze dal vivo di questa grande band a qualche spezzone di concerto, pur ottimo, come questo o “Maiden Japan”, o a qualche brano dal vivo sparso qua’ e la’ tra le B’ sides dei primi singoli, mi pare francamente troppo poco !……e credo che molti di voi saranno d’accordo con me….
MONSTERS OF ROCK, DONINGTON, 20th August 1988
L’ultima parte di questo “BBC Archives” è costituita da un lungo estratto della performance dei Maiden al Monster of Rock Festival di Donington del 1988, che vide le Vergini di Ferro esibirsi in qualità di headliner, a chiusura della giornata.
Contrariamente alle altre registrazioni contenute in questo cd, qui ci troviamo di fronte ad una band oramai matura, con più di dieci anni di esperienza dal vivo alle spalle, esperienza che si fa sentire, eccome… Tutti i membri del gruppo viaggiano a mille, l’esecuzione dei pezzi è pressoché impeccabile, fatta eccezione per la voce di Bruce Dickinson che, purtroppo, comincia a perdere colpi, soprattutto in brani come “The Trooper” e “Hallowed be thy name”, piuttosto impegnativi per il vocalist.
Da apprezzare particolarmente l’inclusione nella scaletta, accanto ai soliti grandi classici (oltre quelli già nominati compaiono “Wrathchild”, “The Number of the Beast” e l’onnipresente “Iron Maiden”) di tre brani assolutamente epici come “Moonchild e “Infinite Dreams” e “Seventh Son o fa Seventh Son”, mai più inclusi in nessun disco dal vivo della band, circostanza che rende questa registrazione particolarmente appetibile.
Concludendo, ci troviamo di fronte ad un bel cd doppio, che non definirei essenziale nella discografia degli Iron Maiden (se non per le incisioni risalenti alla “Di’Anno-era”), ma che per gli estimatori più fedeli della band presenta più di un motivo di interesse, e ciò, nonostante due difetti che, a mio parere, ne diminuiscono in maniera significativa l’appeal.
Il primo, è la scelta complessiva dei pezzi che, salvo qualche rara eccezione, è sbilanciata a favore dei “soliti” classici che, oltre ad essere già presenti un po’ in tutti i live della Vergine di Ferro, si ripetono più volte in questo stesso disco (il caso più eclatante è quello di “Iron Maiden”, brano che qui compare ben quattro volte!!). Francamente credo che la release in questione sarebbe stata senz’altro più interessante se vi fossero stati inseriti brani più “rari”, come ad es. Drifter o Still Life (che gli Iron ripescarono proprio nel tour di “Seventh Son”!), solo per citare i primi che mi vengono in mente.
Il secondo difetto, già segnalato, è quello di contenere una registrazione estrapolata dal “Beast on the road tour”, quando, all’interno dello stesso cofanetto, “Eddie’s archives”, e’ già presente il doppio live “Beast over Hammersmith”, tratto dal medesimo tour, con scaletta pressoché identica. Inevitabile quindi che il voto complessivo dell’opera risenta di tali scelte poco felici, fermo restando che la qualità della musica proposta e delle performance dei musicisti è comunque molto alta.