Recensione: Behind The Lines [Reissue]
Bramavo, con la bava alla bocca, questo giorno, esattamente da ventitre anni, quando nel tardo autunno 1986 uscì il primo full length dei toscani Sabotage, per l’etichetta americana Trans Euro Records, intitolato Behind The Lines, dalla copertina in bianco e nero con rappresentati dei bombardieri. N.B. : l’anno successivo sarebbe uscita la versione italiana del disco, su LM Records e con cover diversa.
Il momento è finalmente arrivato: grazie all’immenso lavoro di recupero della My Graveyard Productions di Giuliano Mazzardi Dario Caroli & Co. irrompono sul mercato con la versione risuonata per intero dell’album.
La pecca che ha fin da subito ha accompagnato Behind The Lines risiedeva nella produzione: insufficiante, scarna, piatta e per certi versi addirittura scandalosa. Di sicuro molto penalizzante per il combo italiano.
La speranza, quindi, risiedeva in primis nel fatto che finalmente si potesse godere della potenza della batteria, che oltre al basso devastante di Henry Caroli costituisce il tipico wall of sound del Sabotage-sound, elemento di spicco che da sempre rappresenta il marchio di fabbrica del combo fiorentino. Come purtroppo spesso accade nella vita per le cose che si idealizzano, però, la cruda realtà stride con i sogni. E qui nasce la delusione: il suono di Behind The Lines 2009 non è assolutamente all’altezza della fama di Morby & soci. In linea teorica può essere condiviso tutto: il fatto di rimanere fedeli alle sonorità anni Ottanta, possedere il flavour d’antan, non utilizzare trucchi in studio e via di questo passo ma quando la resa finale è va a detrimento delle potenzialità – peraltro enormi – di un disco di cotanta portata, non ci siamo proprio.
Musicalmente, sia chiaro, niente da eccepire: Morby non si discute e graffia con la solita perizia, Andy Fois era e rimane un fenomeno – nell’occasione ben coadiuvato dalla new entry Danilo Bacherini – Dario Caroli è il solito implacabile bombardiere e Henry Caroli uno stantuffo che neanche Rocco Siffredi… Special guest, poi, il quinto Sabotage da sempre, ossia Leo “Bomber” Milani.
I pezzi costituiscono delle gemme della Nwoihm e sono riproposti con lo stesso arrangiamento di un tempo, fatto salvo per alcune piccole variazioni, che non ne snaturano comunque le caratteristiche primordiali rimanendo, giustamente, fedeli agli originali.
Fra i remake spicca Promised Land, stupenda oggi come allora e l’assalto frontale viene garantito da bordate del livello di Ridin’ Through The Dark, Nightkiller e Mothers. Strano e tremendamente catchty il riff portante della bonus track Dawn Of Fire, canzone già abbondantemente conosciuta dagli ultras dei Nostri in quanto talvolta proposta in passato nelle esibizioni live, qui presente per la prima volta in veste ufficiale. Booklet con tutti i testi e le foto della line-up attuale nelle due pagine centrali.
Quello che poteva essere il disco dell’anno – o addirittura del ventennio – in ambito ripescaggi, per molti il miglior album di HM classico “in your face” degli anni Ottanta italici, si è rivelato, quantomeno parzialmente, un’occasione gettata alle ortiche.
Evidentemente, per qualche bizzarra combinazione astrale, l’ambito matrimonio fra una produzione degna e questo album non s’ha da fare.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Per chi fosse interessato è consultabile qui la recensione di Behind The Lines originale, quello uscito in vinile e musicassetta.
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Tracklist:
1. Intro
2. Victim Of The World
3. Ridin’ Through The Dark
4. Mothers
5. Warmachine
6. Fight For Your Music
7. Nightkiller
8. Heroes Of The Grave
9. Promised Land
10. Dawn Of Fire
Line-up:
Morby (vocals)
Andy Fois (guitar)
Danilo Bacherini (guitar)
Henry Caroli (bass)
Dario Caroli (drums)
Leo Milani (Guitar) – special guest