Recensione: Between Hope And Fear
Nati nel 2007, gli italiani Synful Ira arrivano al debutto discografico nel 2012 con questo “Between Hope And Fear“.
Il combo nostrano presenta un Heavy Metal sinfonico ed elegante, contraddistinto da un marcato utilizzo delle tastiere e soprattutto dalla suadente voce della bellissima vocalist Letizia Chiozzi.
I nostri,arricchiscono la propria proposta musicale con dei leggeri richiami anche al Power Metal e al Progressive, quest’ultimo di chiara ispirazione Dream Theater del periodo “Falling Into Infinity“ (1997).
Il lavoro del giovane sestetto tricolore è completato da un songwriting eccellente, maturo, perfettamente definito e da una produzione cristallina che valorizza al meglio tutte le qualità tecniche di questa nuova promettente band.
L’album, composto da dodici tracce per una durata complessiva di quasi cinquanta minuti di musica, si apre con la breve “Sound Of Life“, padroneggiata da un superbo lavoro semi acustico delle due chitarre che si concentrano nel creare ottime melodie sognanti, impreziosite da un ottimo operato pianistico e dalle parole narrate dalla voce della cantante, in un crescendo emotivo che sfocia direttamente nella massiccia opener “True Lies“, perfetta nel presentare tutta la potenza sprigionata dai Synful Ira: questo grazie ad una serie di Riff rocciosi, interrotti da brevi intermezzi elettro acustici davvero notevoli.
“Behind The Suspect“ rappresenta un altro tassello importante di questo primo coraggioso album: il brano in questione, dopo una breve intro acustica e un primo riff chitarristico quasi riconducibile allo stile dei ben più noti connazionali Lacuna Coil, si sviluppa su velocità elevate, segnalandosi positivamente per l’ottima performance della dolce vocalist, perfettamente coadiuvata da una sezione ritmica precisa e affilata.
Ottima anche la più cadenzata “Shining Tracks“, perfettamente riuscita grazie ad un Refrain melodico e orecchiabile.
La successiva e superba “Revenge Of Mind“, mostra invece l’anima più Progressive dei Synful Ira: la canzone infatti si presenta come una classica composizione di chiara matrice Dream Theater, ricca di riff potenti e contraddistinta da un ottimo Keyboard Solo che sembra quasi eseguito da Derek Sherinian (tastierista dei Dream Theater dal 1995 al 1998).
Successivamente il gruppo italiano torna a sonorità più Power, grazie all’articolata e piacevole “Inside My Fear“.
Leggeri echi di Lacuna Coil sono ancora riscontrabili anche nella seguente e melodica “My Friend“, positivamente caratterizzata da un coro piacevole e soprattutto da un eccellente lavoro tastieristico e nella bella “Hope“.
Da segnalare anche la pianistica e strumentale “8.45“, davvero emozionante, perfetta nello spezzare il potente vortice generato dalle canzoni precedenti.
Pochi minuti dopo, con “New Love“, i Synful Ira confezionano un altro ottimo episodio melodico, caratterizzato da un’ottima armonia vocale e soprattutto da un eccellente Guitar Solo.
Con la seguente “Fatal Temptation“, i nostri si avvicinano invece nuovamente a sonorità che tanto care furono ai Dream Theater del già citato “Falling Into Infinity“.
Bellissima anche la melodica “Destiny“, perfetta chiusura di un lavoro solido e compatto, suonato da un gruppo determinato che, sicuramente, non mancherà di stupire ancora in futuro.
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Tracklist:
01. Sound Of Life
02. True Lies
03. Behind The Suspect
04. Shining Tracks
05. Revenge Of Mind
06. Inside My Fears
07. My Friend
08. Hope
09. 8.45
10. New Love
11. Fatal Temptation
12. Destiny
Line Up:
Letizia Chiozzi – Voce
Fabio Balducci – Chitarra
Laura Balducci – Chitarra
Emanuele Chiozzi – Basso
Filippo Martignano – Tastiere
Marco Renzi – Batteria