Recensione: Beyond Frozen Heights
I modenesi Huronian tornano sulle scene con questo nuovo EP dal titolo ‘Beyond Frozen Heights’, successore dell’album di debutto ‘As Cold as a Stranger Sunset’ del 2021, completato con grande tenacia lavorando anche a distanza a causa del COVID 19.
La band rende omaggio all’epoca d’oro del Death Metal melodico alla At The Gates e Dissection introducendo nel proprio sound anche forti elementi Black Metal per renderlo più personale.
L’inizio di questo EP lascia immaginare ben altro: ‘The Guild Intro’ è un bell’arpeggio di chitarra che fa da introduzione, appunto, al primo ‘vero’ brano ‘Torturer’s Creed’, mazzata che parte subito bene pestando il piede sull’acceleratore. La batteria è veloce, suonata bene ed ottimamente prodotta, così come in realtà lo è tutto il disco. Il cantato di Daniele Lupidi (anche autore dell’artwork dell’EP) è incisivo e rovente sin dall’inizio, sempre strizzando l’occhio (anzi, la voce) al Black Metal.
Il livello si eleva ancora di più nella successiva ‘Over Frozen Heights Pt. 1’, uscita come singolo e traccia più convincente, nettamente ispirata al Death Melodico nato nelle terre di Svezia e, come già detto, principale fonte ispiratrice degli Huronian.
Il suo testo e quello della successiva ‘Over Frozen Heights Pt.2’ sono entrambi riferiti al romanzo ‘Alle Montagne Della Follia’ del maestro storico dell’Horror H.P. Lovecraft, con l’atmosfera creata dai due brani che sembra davvero uscita dalla sua penna.
Il quarto pezzo ‘Blazing Bolt Of Hatred’ chiude questo breve ma intenso viaggio così com’è iniziato: veloce e diretto, senza un attimo di sosta.
‘Beyond Frozen Heights’ è un EP ben fatto, coraggioso soprattutto nel mescolare con estrema padronanza due generi solo apparentemente lontani ma, alla fine, parecchio vicini, peccato che duri solo poco meno di un quarto d’ora, probabilmente, visto il livello, un pezzo in più non ci sarebbe stato male.
Speriamo che i nostri Huronian possano lavorare presto al nuovo album perchè le premesse per tirare fuori un qualcosa di diabolico ci sono tutte.
‘Beyond Frozen Heights’ è stato registrato da Umberto Poncina (che lo ha anche mixato e masterizzato) e Claudio Corvo Mulas, con batteria e voce incise presso gli Art Distillery Studios.