Recensione: Beyond Raging Thunder [MC]

Di Stefano Ricetti - 23 Gennaio 2024 - 8:37
Beyond Raging Thunder [MC]
Band: Mustang
Etichetta: Jawbreaker Records
Genere: Heavy  Speed 
Anno: 2022
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
69

Come già scritto su queste stesse pagine truemetallare in altra occasione, Beyond Raging Thunder del 2023 costituisce il debutto discografico degli indiani Mustang. Forti di un look costruito su spike’n’leather’n’denim a profusione con il cantante baffuto Arijit “Piercer” Dutta a cavallo di una moto Royal Enfield e il resto della band intorno al mezzo, fra T-shirt di Manilla Road, Judas Priest e Iron Maiden.

Una band dall’immagine demodé che riporta naturalmente ai canadesi Razor, guerrieri dello Speed Metal.

Classico che più classico non si può, o quasi.

L’occasione di tornare a occuparsi del complesso di Calcutta la fornisce l’etichetta svedese Jawbreaker Records che da qualche settimana ha pubblicato Beyond Raging Thunder in musicassetta in due edizioni limitate: cinquanta copie con il prodotto fisico di colorazione gialla e centocinquanta con colorazione rossa. La grafica che accompagna la MC si risolve nel classico cartonato pieghevole a quattro ante con su di un lato una bella foto del gruppo e sull’altro altri scatti ai singoli componenti insieme con una dichiarazione d’intenti espressa a chiare lettere:

“This album is dedicated to all of you heavy metal champions and all the dreamers across the world. Always believe in your dream, fight a good fight and never surrender. Hails from India maniacs. Spread heavy metal to the world!”

Rispetto alla versione in Cd uscita lo scorso anno per Fighter Records questa in MC presenta una scaletta dei brani differente, immagino per poter ottimizzare gli spazi disponibili su nastro. Cambia però poco nella sostanza: i Mustang, sebbene in maniera piuttosto rozza e a tratti artigianale, lungo le dieci tracce proposte per poco meno di un’ora di ascolto riversano tutta quanta la propria attitudine heavy metal sparando bordate a destra e manca nel solco di Judas Priest, Crossfire, Agent Steel, Exciter, Malice, Razor.

Dentro la loro musica si respira l’entusiasmo giovanile di un gruppo di ragazzi ricolmi di credo. Dalle nostre parti, in Europa e allargando un po’ il campo d’azione ricomprendendo anche gli Usa, risulta merce rara, di questi tempi, trovare cotanta spontaneità. Un tempo accadeva anche da noi, beninteso, poi il mondo ci è mutato sotto i piedi, in maniera strisciante ma implacabile, condizionando le nostre scelte, soprattutto inconsapevolmente.

Spontaneità ed esuberanza che però talvolta sfociano nel voler strafare: le zone acerbe dei Mustang risultano in certuni momenti evidenti, il fatto di proporre una cover impegnativa come Ram It Down dei Judas Priest se da un lato depone verso di loro per il coraggio dimostrato dall’altro ne palesa le lacune. Il resto è un assalto heavy metal dai tratti speed senza compromessi che possiede il suo fascino, assolutamente. “Children of Thunder” è una mazzata in pieno petto, lungo “Queen of Red LightDutta ricorda da vicinissimo Luca Bonzagni dei nostrani Crying Steel, velocità sostenute anche all’interno di “Cosmic Rage” e “Terror Striker”. Non mancano dei momenti ragionati, quali “Voyager” e “Realm of Madness” ma è attraverso le note della trasognata “Electric Ecstasy”che i Mustang colpiscono nel segno. Va dato atto al cantante Arijit “Piercer” Dutta, che fa di tutto per risultare una copia credibile di Rob Halford e John Cryiis di osare anche oltre l’osabile, tirando oltremisura e finendo talvolta anche fuori giri come in “Sapphire”.

In definitiva Beyond Raging Thunder costituisce la pietra angolare sulla quale costruire un’intera carriera da parte degli indiani Mustang. Andranno limate alcune ingenuità, ma i presupposti ci sono tutti, per fare bene nel prosieguo e il tempo saprà dar ragione ai cinque metaller di Calcutta nel momento in cui la loro proposta diverrà naturalmente meno derivativa. Al momento, comunque, una sana dose d’Acciaio puro per i posteri l’hanno lasciata, eccome.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

 

 

 

        

Ultimi album di Mustang