Recensione: Beyond the Macabre

Di Daniele D'Adamo - 24 Giugno 2022 - 0:00
Beyond the Macabre
78

Fra le innumerevoli creature generate dalla fertilissima mente di Rogga Johansson, spiccano senz’altro i Paganizer. “Beyond the Macabre” è il tredicesimo full-length di una produzione discografica sterminata, fra singoli, EP, split, e così via. Produzione che si distingue per una continuità encomiabile, poiché la band è nata soltanto nel 1998. Un continuo stare sul pezzo, insomma.

Tant’è che, almeno a parere di chi scrive, il gruppo funge da palestra affinché Johansson possa esercitarsi attorno al nucleo del concetto di vero death metal. Un concetto che potrebbe apparire semplice nella sua manifestazione astratta ma che, alla luce della continua evoluzione di un genere, il death, appunto, nell’ultimo decennio ha assorbito numerose contaminazioni sì da generare una selva di sotto-generi che si fa fatica a contare. Ma, soprattutto, a distinguere l’uno dall’altro.

I Paganizer rovesciano questa idealizzazione per concentrarsi, invece, sui dettami di base di una foggia musicale la quale, ormai, conta trentacinque anni di vita. Un approfondimento, questo, che traccia una linea tranciante fra il death metal puro e l’old school. A un primo approccio, difatti, il disco potrebbe confondersi con la miriade di… colleghi che propugnano il verbo della vecchia scuola. Così non è. Assolutamente. Certo, l’equivoco potrebbe nutrirsi della scarsa esperienza di chi ascolta, per esempio. Tuttavia, ai fan più smaliziati dovrebbe essere ben chiara la filosofia musicale seme del quartetto svedese: suonare suonare e ancora suonare death metal. Semplicemente, così.

Death metal ortodosso, fedele ai ridetti stilemi fondanti, che però si allinea al lineare passare del tempo. Si tratta di dettagli, di umori, di sensazioni che, messi assieme, dipingono uno stile unico, capace di abbracciare sia la pignatta nella quale ribolliva il nascente metallo della morte, sia le moderne novità in materia di esecuzione, di produzione e di songwriting.

Il sound è davvero centrato alla perfezione, puzzando di marcio lontano un miglio, con i suoi aggiornamenti, per così dire, finalizzati a rendere i Paganizer vivi e vegeti. Anzi, freschi e brillanti. Addirittura frizzanti. Il che li accomunerebbe a un ossimoro vero e proprio. Ma che così non è in virtù del fatto che si può benissimo esprimere la propria idea di death metal verace anche in pieno 2022, facendo proprie le sue novità in materia.

È parimenti chiaro che “Beyond the Macabre”, per via di quanto precedentemente asserito, non sarà l’LP che stravolgerà la Storia del metal estremo giacché, in buona sostanza, non è stato inventato nulla di nuovo. Anche se, giova ripeterlo, quel che c’è sul piatto è da fissare nella mente come padre della definizione perfetta della tipologia musicale di cui trattasi.

Non solo, anche le canzoni si possono giudicare come ben riuscite. Obbediscono come soldatini timbrati a fuoco dal marchio di fabbrica del gruppo, inevitabilmente. Nondimeno scorrono via fluide e regolari, implementando parecchi passaggi melodici (‘Unpeaceful End’) ma anche furibonde accelerazione al calor bianco prodotto dai blast-beats (‘Down the Path of Decay’). Si potrebbe obiettare che le linee vocali di Johansson siano trite e ritrite. Può essere, da un certo punto di vista. Ma, guardando da un’altra angolazione, esse sono esattamente quelle che occorrono alla bisogna. Ciò che ci vuole, insomma. Punto e basta.

Molto gustoso il riffing putrefatto di Kjetil Lynghaug, axe-man completo, a suo agio anche con le parti soliste. Da menzionare, inoltre, la sezione ritmica, composta da Martin Klasén al basso e da Matthias Fiebig alla batteria. E questo perché, e qui è insito un altro dettaglio che allontana l’idea old school, essa snocciola ritmi sempre diversi, mai monotoni, lontani dal noioso, sempiterno mid-tempo quattro-quarti-quattro prodotto dal drumming di act lontani dall’essenza più cristallina del death metal.

Death metal. Paganizer. “Beyond the Macabre”. Nient’altro da aggiungere.

Daniele “dani66” D’Adamo

Ultimi album di Paganizer

Band: Paganizer
Genere: Death 
Anno: 2024
79
Band: Paganizer
Genere: Death 
Anno: 2013
58