Recensione: Blade Runner (45 Giri) – [Reissue]
Se qualcuno avesse dei dubbi su come mai, negli Eighties, gli Spitfire furono etichettati come gli Iron Maiden italiani, basta che si procuri il 45 giri stampato di fresco dalla Minotauro Records di Marco Melzi. Blade Runner, musicalmente, sgorga direttamente dalle lande bagnate dal Tamigi ed è davvero difficile da credere che si stata scritta all’altrettanto nobile Adige. Come la band di Steve Harris, Giga, Doc, Fox ed Hellrazor costruiscono un impianto stilistico improntato sulle pulsazioni del basso, ben coadiuvato dalle due chitarre. Il vocalist, poi, si rifà all’interpretazione trucida dell’ineguagliabile Paul Di’Anno dei tempi d’oro e il gioco è fatto. A Quiet Man, pur rimanendo britannica fino all’osso, oltre alla Vergine Di Ferro scomoda gli Stallions Of The Highway Saxon, nella loro versione più slow.
Gli Spitfire, prima di questo vinile ufficiale, pubblicarono il First Demo autoprodotto nel 1982. Seguì poi un ulteriore demo, Heroes In The Storm, nel 1986, che diede anche il titolo alla succosa raccolta su Cd del 2002. La carriera dei veronesi durò troppo poco, solamente quattro anni, dal 1982 al 1986, e fu un vero peccato perché, insieme ai piemontesi Fil Di Ferro, costituirono la miglior risposta italiana all’HM britannico, inteso nella sua accezione più pura, cristallina e ortodossa.
La copertina fortemente naif riporta a tempi antichi, laddove la musica rappresentava l’unico metro di giudizio e il termine “look” rappresentava semplicemente la voce del verbo “vedere/guardare” in lingua anglosassone. Il 45 giri Blade Runner/A Quiet Man, inoltre, possiede un valore storico incommensurabile: in pratica consegnò alla storia l’esordio ufficiale sul mercato della gloriosa Minotauro Records. Per quanto attiene la confezione, il disco è come l’originale del 1984, tranne per quel che riguarda il materiale utilizzato per confezionarlo: la versione 2009 è in cartoncino, mentre l’originale era in carta più leggera.
Inutile sottolineare che questa uscita rende giustizia a una band di classe come gli Spitfire, oltre che scoraggiare i sempre più numerosi avvoltoi che si annidano su E-Bay, che speculano senza pietà sulla voglia di approfondire il fenomeno Nwoihm soprattutto da parte di chi a quei tempi non c’era ancora.
La storia dell’Italian HM passa anche di qua.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist:
1) BLADE RUNNER
2) A QUIET MAN
LINE-UP:
STEVE “FOX” WHITE – GUITAR
GIGA – BASS & VOCALS
STEVE “HELLRAZOR” – GUITAR&VOCALS
DOC – DRUMS