Recensione: Blasphemous Deliverance
Brutto esordio per gli Hatred, quartetto olandese con quasi dieci anni
di vita alle spalle dà vita a questo Blasphemous Deliverance.
Scontatissimo death metal dal taglio tipicamente europeo dai ritmi mediamente
sostenuti, fra cui i nostri inseriscono parentesi atmosferiche oscure tipiche
del death anni 90. Ci troviamo dinnanzi a un cd che ha veramente poco da dire,
presentando brani che non decollerebbero neanche con l’aiuto dei razzi dello
space shuttle, senza la benché minima personalità e fantasia. Un fattore su cui
si potrebbe anche sorvolare se la qualità delle tracce fosse almeno di un livello appena sufficiente… Invece
gli Hatred non solo scopiazzano, ma non lo fanno neanche bene, neppure
con la giusta dose di cattiveria.
Neanche la produzione dei blasonati Excess Studios aiuta, impastando i
suoni e rendendo il tutto a tratti quasi confusionale. Un disco dimesso che
finisce per svilire anche gli ascoltatori più affezionati al genere, annoiando
sin dalle prime battute. E siccome non c’è limite al peggio, o in questo caso
alla banalità, vi aggiungiamo i soliti banali testi anti-religiosi a chiudere il
cerchio.
Da evitare.
Tracklist:
1. Christian Dogma 03:55
2. Religion = War 03:31
3. The Atheist 03:12
4. Involution 02:52
5. Beholder Of Hate 04:46
6. Transition [instrumental] 02:20
7. Enslaved By A Living Deity 04:36
8. Blessed By Possession 03:34
9. Reflected In Dead Eyes 03:06
10. Blasphemous Deliverance 04:46