Recensione: Blazing Inferno
Gli Yoth Iria, la creatura partorita dalla mente di Jim Mutilator – fondatore dei Rotting Christ assurto a figura leggendaria per l’underground estremo – tornano per infuocare le menti di chi vorrà seguire la via della liberazione individuale. La demonologia a cui il bassista fa riferimento ha infatti molto a che fare col concetto di rivoluzione interiore per liberarsi incondizionatamente da ogni catena.
E Jim si libera anche dalle catene che potrebbero limitare la sua musica ad un determinato stile e luogo. Certo, qui parliamo di black metal di matrice ellenica, d’altra parte abbiamo a che fare con uno dei padri fondatori che, addirittura, coinvolse The Magus dei Necromantia nel debutto degli Yoth Iria. Oggi però la band realizza un album che, forte della produzione di Lawrence Mackrory (Katatonia, Decapitated, Bloodbath), va oltre il concetto forse limitativo di hellenic black metal. Quella è la linfa vitale, il nero sangue che scorre nelle vene del demone Yoth Iria. Sangue che però è contaminato da un sound dal respiro internazionale, che unisce la storia all’attualità (in termini di produzione): come molte band greche, gli Yoth Iria estremizzano le caratteristiche del metal classico, a differenza dei colleghi scandinavi. Provate ad ascoltare le twin guitar di ‘In The Tongue Of The Birds’ e mi direte! Brano che tra l’altro include un intermezzo degno delle migliori colonne sonore dei film horror italiani degli anni Ottanta.
Dunque tanta potenza che esalta le melodie sottostanti alle strutture dei brani, sorretti sia da blast-beat forsennati che da ritmiche cadenzate e marziali: ‘Rites Of Blood And Ice’ è un perfetto esempio di tale formula, arricchita tra l’altro da cori rituali e strumentazione etnica che ci fanno sprofondare nelle viscere della terra per adorare divinità ctonie. ‘Mornings Of The One Thousand Golds’ è un vero e proprio inno che ancora una volta fa suo il grido di battaglia contro l’oppressione, coniato ormai trent’anni fa da Jim Mutilator: Non Serviam! Insieme agli ultimi due lavori di The Magus e Varathron, Blazing Inferno degli Yoth Iria dimostra quanto desiderio abbiano i padri fondatori di lasciare tracce indelebili nella storia della musica estrema. Riuscendoci alla perfezione e… Senza servire nessuno!