Recensione: Blink Of An Eye
Gli Enchant, attivi da piu’ di dieci anni nel panorama progressive metal, propongono il loro quinto studio album dal titolo “Blink Of An Eye” dopo diversi cambiamenti nella line-up, ora stabilizzata nella formazione composta da Ted Leonard (vocals), Doug Ott (guitars, keyboards), Ed Platt (bass), Sean Flanegan (drums).
Il sound proposto è molto vicino a quello dei Dream Theater più commerciali e melodici, con la particolare attenzione per le linee vocali, soprattutto nei refrain, soluzione già sperimentata nel precedente “Juggling 9 Or Dropping 10”. Non mancano i riferimenti ad atmosfere più malinconiche e visionarie (Marillion e Rush), sempre incastonate nell’intimismo che caratterizza tutto l’album. L’ammorbidimento generale di suoni e scelte ritmiche, a partire dalla produzione, è sicuramente eccessivo, e appiattisce anche la qualità di alcune song che contengono delle idee abbastanza accattivanti, anche se il più delle volte la mancanza di originalità diventa davvero fastidiosa.
Apprezzabili nel senso prima accennato il lavoro tribale delle percussioni su “Monday”, l’assolo snervante di Ott su “Seeds Of Hate”, il delicato aor della ballad “Ultimate Gift”, che si conclude con un guitar-solo da “mille e una nota”, il buon lavoro di basso su “My Everafter” o il cadenzato hard-rock di “Despicable”.
Nonostante l’innegabile preparazione tecnica dei quattro componenti la band di San Francisco (velata dalla mancanza di esibizionismi), il disco scorre abbastanza faticosamente, non presentando quasi mai picchi compositivi neanche vagamente avvicinabili al sensazionalismo che spesso fa grande il genere.
Sinceramente credo che il progressive metal possa ancora dirigersi in molteplici direzioni, ma considerando che l’evoluzionismo alla base del genere non può assolutamente tollerare scopiazzamenti, neanche se questi vengono fatti con un discreto gusto, mi sembra di non vedere la via d’uscita da quello che sta diventando un calderone da cui si attinge un po’ troppo irrispettosamente.
Tracklist:
01. Under Fire
02. Monday
03. Seeds Of Hate
04. Flatline
05. Follow The Sun
06. Ultimate Gift
07. My Everafter
08. Invisible
09. Despicable
10. Prognosis
