Recensione: Blood On The Highway
Ecco quello che ci voleva per chiudere in bellezza l’anno: una sontuosa rock opera, costruita su di un concept di grande effetto, suoni eccellenti, songwriting di grandissima classe ed un paio di straordinari interpreti in grado di caratterizzare ogni istante della narrazione con le proprie, magiche, corde vocali.
Ken Hensley, antico ed inossidabile maestro della scena rock ed autore, nel corso degli anni settanta, di pagine indimenticabili con i mitici Uriah Heep, ha scelto questo 2007 per un trionfale ritorno in pista, piazzando sul mercato un platter di qualità e sostanza (pubblicato intorno al mese di giugno) assolutamente imperdibile per ogni fan del genere.
Il cuore musicale dell’album poggia su di un hard rock elegante e raffinatissimo, spesso vicino agli stilemi cari a Rainbow, Deep Purple e, per l’appunto Uriah Heep, reso superlativo dalla presenza al microfono di due superstar d’altissimo profilo come Jorn Lande e Glenn Hughes, primi attori nella gran parte dei brani ed avvicendati, qua e là, oltre che dallo stesso Hensley, anche da altri singers di valore come John Lawton, vecchia gloria anch’egli con trascorsi negli Heeps, ed Eve Gallagher, ottima seppur sconosciuta vocalist britannica, in possesso di una timbrica singolare, accostabile ad un misto tra l’eroina dell’AOR canadese Sass Jordan e la grande Tina Turner.
Gradevole e ben studiata inoltre, la storia riferita dal percorso delle tracce (e debitamente riassunta nel booklet), che si presenta come un racconto autobiografico molto vicino all’esperienza personale del mastermind del progetto.
L’ascesa alla ribalta di un musicista, travolto da onori e successi, il conseguente declino e la riabilitazione finale, sono, per sommi capi, i cardini dell’opera (trasposta anche su carta in forma di romanzo vero e proprio), ben riassunti e dichiarati dal sottotitolo del cd: “The Ken Hensley Story – When Too Many Dreams Come True” (La storia di Ken Hensley – Quando troppi sogni divengono realtà).
Come detto in apertura infine, assolutamente di grande classe e prestigio la qualità della musica vera e propria contenuta nel cd.
Tracce grandiose, orecchiabili ed affascinanti, sublimate dalla voce ruggente ed infuocata di Lande (le ruvide e spumeggianti “We’re on Our Way”, “You’ve Got It” e “Okay” tra le altre), o rese memorabili dall’eleganza magistrale del sommo Glenn Hughes (“What You Gonna Do” e, soprattutto, “I Did It All”, sublimi ed emozionanti grazie ad orchestrazioni ad “effetto” in stile Trans Siberian Orchestra), ambedue protagonisti di una prova superlativa e straordinariamente intensa che, come d’abitudine, vale da sola il prezzo del disco, per non tacere dell’intensità profusa da Mrs. Gallagher nella soave “Think Twice” e da John Lawton nella settantiana “It Won’t Last”, dove hammond, chitarre e ritmi, rimembrano da vicino i già citati Uriah Heep.
Molto affine per struttura, confezione e valore ai grandi capolavori di Brazen Abbot, Heaven And Earth e Trans Siberian Orchestra, ‘Blood On The Highway’ si presenta dunque come un inatteso quanto riuscitissimo “botto” di fine anno, assolutamente indicato per tutti i fans dell’hard rock elegante e di classe, fondato su hooklines emozionanti, di gran fascino e nobilitato da voci di prim’ordine.
Immancabile per i seguaci del genere, che, qualora non avessero già provveduto e pur con qualche fatica a causa della scarsa distribuzione, potranno comunque ringraziare Babbo Natale per essersi ricordato di loro (forse leggermente in ritardo) anche quest’anno!
Tracklist:
01. (This Is) Just The Begining (Intro)
02. We’re On Our Way
03. Blood On The Highway
04. You’ve Got It
05. Doom (Scene 1)
06. It Won’t Last
07. Think Twice
08. Doom (Scene 2)
09. There Comes A Time
10. Okay (This House Is Down)
11. What You Gonna Do
12. Postscript
13. I Didi It All
14. The Last Dance
Line Up:
Ken Hensley – Voce / Tastiere / Hammond / Synth / Chitarra
Jorn Lande – Voce
Glenn Hughes – Voce
John Lawton – Voce
Eve Gallagher – Voce
Juan Carlos Garcia – Batteria
Tommy Lopez – Batteria
Antonio Fidel – Basso
John Smithson – Basso
Ovidio Lopez – Chitarra
Rafa Raposo – Chitarra
Dani Saiz – Chitarra
Vicente Ruiz – Piano
Antonio Molto – Alto Sax