Recensione: Born Again DVD
Per celebrare il proprio ritorno alle scene i redivivi Warrant (quelli di Cherry Pie, almeno nominalmente) immettono sul mercato questo supporto multimediale che ha il compito di celebrare proprio il come back discografico del 2006, quel Born Again che ci aveva regalato almeno un paio di soddisfazioni (Hell, CA / Down in Diamonds) in un periodo dove di reunion sterili e mediocri ne avevamo viste fin troppe.
Se come detto il disco aveva regalato un paio di episodi piacevoli e materiale quantomeno ascoltabile, con questa trovata il gruppo americano cade nella trappola del prodotto-mangia-soldi, lanciandosi in una uscita che definire inutile è un eufemismo.
A essere onesti, infatti, in questo Dvd c’è davvero poco. Tolta qualche sequenza di vita vissuta – dove comunque si sente eccome la mancanza del carisma di Jani Lane a trainare il gruppo, anche lontano dal palco – non ci resta che una decina di noiosissimi video-fotocopia, ideati, girati e montati con lo stampino. Sempre le stesse telecamere, lo stesso palco (allestito in studio) e la stessa identica scenografia: non bastano un cambio di maglietta o un nuovo paio di occhiali da sole di tanto in tanto per nascondere una serie di clip che, visti uno dopo l’altro, sono a dir poco imbarazzanti.
Oltretutto è proprio l’attitudine raccontata nei brani da studio che manca: il neo arrivato Jamie St. James sembra l’unico ad avere un po’ di voglia di fare, mentre gli altri componenti della band viaggiano lontanissimi da come dovrebbe – almeno a parere di chi scrive – porsi un gruppo con il passato, le lyrics e il nome dei Warrant.
In un genere come l’hard/glam, dove le doti di sintesi e la capacità di concentrare idee e carica sono fondamentali, diluire in questa maniera ben poco professionale contenuti che avrebbero dovuto occupare si e no una mezz’oretta al massimo è stata davvero una pessima idea. Il risultato non può che essere altrettanto pessimo.
Ci ritroviamo così un prodotto di una pochezza impressionante, una vera e propria delusione da un gruppo che, dopo il discreto ritorno discografico, ma soprattutto gli 8 milioni di copie vendute in carriera, poteva sicuramente inventarsi qualcosa di meglio. Poteva farlo anche con il budget limitatissimo che traspare da questo prodotto.
Tracks:
01. Devil’s Juice
02. Dirty Jack
03. Bourbon Country Line
04. Hell, CA
05. Angels
06. Love Strikes Like Lightning
07. Glimmer
08. Roller Coaster
09. Down In Diamonds
10. Velvet Noose
11. Roxy
12. Good Times
Additional Release Material:
. “Mini Monster” – Tour Diary
. In The Studio with Warrant
. Photo Gallery – The Devolution of Delvis
Alessandro ‘Zac’ Zaccarini