Recensione: Brutal Queen
Il progetto Sisters Of Suffocation nasce dalla volontà della cantante, Els Prins, di creare una realtà musicale estrema completamente al femminile. Tutto ciò diviene realtà quando incontra per la prima volta Simone Van Straten, con la quale costruisce la band, coinvolgendo poi Puck Wildschut e Amber De Buijzer.
Il sound proposto è un ferale death metal che pesca dal passato, ma che vuole essere al passo coi tempi. I brani, tutti diretti e graffianti, ci riportano alla mente i Vader, i Decapitated e le strutture degli At The Gates, il tutto in un contesto assai cerebrale. Il punto ideale di incontro tra Svezia e Stati Uniti sono i venti minuti dell’Ep in analisi. La durata limitata non ci permette di poter dare un giudizio maturo, ma è sufficiente per comprendere il valore delle artiste.
Non un attimo di pausa, un continuo martellare che come chiodo si conficca nel cranio. Ne veniamo infettati, e ne gustiamo il sapore di ruggine, quasi diventasse parte della nostra essenza. I pezzi sono dinamici, incalzanti, rispettosi della tradizione ma non per questo prevedibili. Personalità che si evince in primis nell’espressività della voce, decisamente poliedrica nei toni, e che regala conturbante femminilità, e poi febbrile potenza.
In tali casi si potrebbe pensare che questo tipo di progetti possano essere ricordati più per il genere (femminile) che per i contenuti. Le premesse per un futuro importante però ci sono, ed al di là della curiosità che una realtà di questo tipo può suscitare. L’arma potrebbe diventare a doppio taglio, attirare ascoltatori per poi perderne subito, anche solo restando su buoni livelli, magari per speranze disattese.
Noi vogliamo invece scommettere sulle Sisters Of Suffocation, la cui passione ed attitudine ci ricordano le band storiche del passato, quando i clichè non esistevano ed ognuno si esprimeva senza preoccuparsi di mode o mercato.
Brutal Queen è un morso mortale, il cui veleno ora avidamente bramiamo ed auspichiamo poter presto riassaporare. Ufficialmente la band ha comunicato rilascerà un disco per la metà del 2017. Noi non vogliamo certo deluderle, e ci troveremo pronti per l’appuntamento. Non aspettatevi però che apprezzino le vostre galanterie: le ragazze sono toste, e noi non vediamo l’ora di incontrarle di nuovo.
Stefano “Thiess” Santamaria