Recensione: Bullet For My Generation

Di Fabio Vellata - 15 Febbraio 2011 - 0:00
Bullet For My Generation
Band: Dustineyes
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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79

Il piacere di scoprire buone realtà attive entro gli ambiti nazionali, si moltiplica in misura notevole allorquando se ne apprezza nel tempo la costante crescita, valutandone un progressivo rafforzamento dei valori tale da condurre ad una credibilità riconosciuta e ad una presenza stabile e consolidata all’interno della scena d’appartenenza.

I varesini Dustineyes, già incontrati poco più di due anni fa in occasione del loro secondo album “Next Stop Hell”, rientrano ormai di diritto nella categoria delle “certezze” sfornate in epoche recenti dall’underground italico.
Giunti al terzo album e forti di un nuovo deal discografico (questa volta è l’agguerrita logic(il)logic a patrocinare l’uscita), i quattro esuberanti musicisti proseguono sulla buona strada già tracciata con il capitolo precedente, rafforzando in maniera robusta una consistenza che, accogliendo sfumature questa volta più accostabili ad un respiro “nord europeo”, giunge ad allinearsi ad un livello qualitativo ormai non più confinabile al semplice sottobosco musicale di casa nostra, ma piuttosto tende a mostrarsi pronto per un ulteriore passo in avanti in termini di visibilità ed interesse.
Songwriting più maturo, maggiore sicurezza ed un profilo che ha del tutto abbandonato i tratti amatoriali per abbracciare un taglio molto professionale ed evoluto, delineano i contorni di una proposta musicale ancora basata sulla corposa sostanza di suoni ruvidi e poderosi, ma ora più competitiva e meglio assortita, pronta per inserirsi con buon successo in ambiti meno ristretti e circoscritti di quanto frequentato sinora.

La ricetta permane ad ogni modo invariata: un solido rock n’roll rinvigorito da massicce ritmiche heavy, che si accende su di un riffing muscoloso ed arcigno ed ha in tempi sostenuti ed incalzanti la cadenza prediletta.
All’ascolto di “Bullet For My Generations”, l’impressione di essere al cospetto di una band statunitense o, meglio ancora, scandinava, si propone come qualcosa più di un semplice pensiero di passaggio. L’influenza che prima era di Misfits, Motorhead, Ramones e Wasp viaggia ora sotto traccia, lasciando in evidenza un approccio che ricorda questa volta più da vicino Hellacopters ed Hardcore Superstar prima maniera, tanto nel taglio sonoro impresso ai brani, quanto nel cantato veemente ed impetuoso – a tratti quasi furibondo – del singer Emanuele Morra.  

I pezzi, al solito dotati di un dinamismo acceso e tagliente, si muovono come un travolgente mare in tempesta, evitando qualsiasi compromesso con compostezza e relax per intessere una tracklist parecchio omogenea nei toni e nella qualità.
Spinti su versanti sleaze rock ai confini con il punk, addirittura vicini alla tipica intransigenza dell’ “Oi” britannico in alcuni passaggi, brani come le saettanti “Wild n’Alone”, “Get Away”, “Eyes In The Jar” e “Under The Ash” non lasciano dubbi sulla voglia dei Dustineyes di alzare un gran polverone e far casino a più non posso, mettendo a segno una serie di veloci ed imperiose bordate che dal vivo faranno decisamente “male”.

Nella propria natura rude e selvaggia, il disco diverte e si lascia apprezzare interamente, ponendo sotto i riflettori le caratteristiche che già avevano reso il quartetto interessante con il precedente capitolo. La chitarra iper-amplificata e rovente di Umberto Morra ed i cori “da stadio” (o da concerto, se vogliamo) che spiccano pressoché in ogni singolo episodio, elemento tra i più riconoscibili e peculiari dello stile compositivo dei Dustineyes, gruppo – a quanto pare – attentissimo nel cesellare scardinanti strutture heavy, ma altrettanto sensibile al potenziale impatto “live” delle canzoni.

Una ad una le tracce presenti in “Bullet For My Generations” scorrono fulminee e, proprio come proiettili, vanno a centrare il bersaglio, costruendo un album decisamente buono e competitivo.
Il gap con le grandi potenze straniere si assottiglia ed i valori si innalzano. Per i Dustineyes un’ottima terza uscita, per logic(il)logic, il miglior prodotto lanciato sinora.

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Tracklist:

01.    Bullet For My Generation
02.    Wild n’Alone
03.    Get Away
04.    This Is My Ring
05.    Bet With Life
06.    No Redemption
07.    Eyes In The Jar
08.    Spinning On My Hell
09.    Sick Of You
10.    Joe
11.    Under The Ash

Line Up:

Emanuele “Lele Dust” Morra – Voce
Umberto “Umbo Dust” Morra – Chitarre
Silvano “P.I.Z.” Ancellotti – Basso
Sergio “Serz” Gasparini – Batteria

 

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