Recensione: Buried Alive [2CD/2DVD]
“Here we are, now lay the burden down
We’re coming to the end of our road
Sorrowful yet glorious somehow
To be humming this one last ode
So calm and still… it wasn’t all that bad or was it now?
Fulfilled… it doesn’t only hurt to end it now
The funeral”
End of the Road
1 Ottobre 2005. Club Teatria, Oulu, Finlandia. Il percorso musicale dei Sentenced arriva al suo epilogo. Un percorso che era iniziato nel 1991con il death metal melodico di “Shadows of the Past”, “North From Here” e del bellissimo “Amok”; per poi subire la fondamentale entrata nel gruppo del singer Ville Laihiala e da lì le evoluzioni gotiche del gruppo che ha partorito ineccepibili lavori quali “Down”, “Frozen”, “Crimson”, “The Cold White Light” e il conclusivo “The Funeral Album”. Dopo un tour deludente e sicuramente non all’altezza di un addio così importante (i nostri si sono esibiti per solo qualche data nei festival estivi e per di più suonando quasi sempre nel pomeriggio), arriva l’annuncio di questo “Funeral Show” nella loro città natale, l’ultima occasione per salutare e per essere salutati proponendo uno show di due ore con tutti i classici della band e la esclusiva partecipazione dell’ex-singer Tanelli Jarva.
IL CONCERTO:
Fin dall’intro usata per il concerto (l’Adagio di Albinoni) l’ascoltatore può entrare subito al meglio nelle atmosfere cupe e funeralesche che saranno sempre presenti, spezzate per un momento dall’aggressione improvvisa di “Where Waters Fall Frozen” che ci porta alla vera e propria canzone del lotto: quella “May Today Become the Day” che ci ha dato il benvenuto anche nel già citato “The Funeral Album”, come se i Sentenced volessero mantenerne intatte le atmosfere. Senza fronzoli inizia il viaggio per i classici della band con la recente “Neverlasting” e la più datata “Bleed”; e se poi arrivano anche le emozioni più profonde suscitate da una stupenda versione di “The Rain Comes Falling Down” non manca certo la carica di song quali “Ever-Frost, una vera bomba che si presenta forse come la migliore interpretazione live della rispettiva versione studio; “Sun Won’t Shine”, meno aggressiva che su album; “Broken”; e in conclusione di questa prima parte dello show un devastante medley “The Suicider/Excuse Me While I Kill Myself” che mostra ancora una volta l’esplosività live della band. Una nota di merito anche per la più roccheggiante “Despair-Ridden Heart” che acquista quella linfa vitale in più che la rende sicuramente più godibile della sua originale versione.
Un piccolo “a dopo” da parte di Laihiala e sale sul palco un caricatissimo Tanelli Jarva pronto ad eseguire con una notevole prestazione le sue 5 canzoni di gloria: si inizia in pompa magna con “The War Ain’t Over” e “Nepenthe”, sicuramente le migliori canzoni composte nella sua era, per poi andare dritti con altre grandi canzoni (ben selezionate dal vecchio repertorio) come “Northern Lights”, “The Way I Wanna Go” e “Dance on the Graves”.
È ancora una piccola pausa quella che ci porta alla terza e conclusiva parte dello show, o meglio, della storia dei Sentenced. La ripartenza è una di quelle che spazzano via ogni cosa, e porta il nome di una certa “Noose”, non a caso il capitolo iniziale di quel “Down” che ha segnato l’inizio del nuovo corso. Un concentrato infinito di emozioni e accelerazioni caratterizzano il finale, con le versioni a dir poco commoventi di “Aikaa Multaa Muistot”, “Cross My Heart and Hope to Die” e “No One There”; e le più graffianti “Farewell” e “Drown Together”.
Tripletta finale, una di quelle che non si dimenticano, contenti una splendida “Brief is the Light” e l’ultimo vero e proprio assalto della giornata chiamato “Vengeance is Mine”. Ma la vera e propria conclusione, quella che verrà ricordata per sempre come l’ultimo saluto non può che chiamarsi “End of the Road”. Annunciata da un Ville commosso fino alle lacrime e incredulo di fronte ai propri fans che sia giunta la fine, la canzone non è che un’autentica emozione che a mio parere ha portato o porterà alle lacrime anche più di un ascoltatore. Sentire per credere.
La prestazione della band è molto precisa e sentita, ma soprattutto autentica. A testimoniare questa autenticità vi sono alcune piccolissime sbavature, prime fra tutte quelle dei due singer che nelle loro ottime prestazioni hanno ovviamente commesso qualche piccolo errore, ma a noi piace ricordarli così: come degli esseri umani capaci di sbagliare, non come della macchine.
Certo si può elogiare tutto della band tranne una cosa: durante tutto il concerto si contano sulle dita di una mano le volte in cui i membri si cerchino l’uno con l’altro sul palco, ma stiamo comunque parlando di una band che si è sciolta, e più di tanto non si può pretendere. Ci tengo comunque a precisare che questo banalissimo fattore non intacca minimamente il risultato del live, anzi aggiunge quel pizzico di atmosfera buia che gli stessi Sentenced provavano in quel momento e volevano riproporre.
IL DVD:
Se il concerto nella sua versione audio si è mostrato come un prodotto particolarmente riuscito, ancora di più lo è il prodotto in versione video. Eh già, perché sentirli suonare non lasciava l’ascoltatore recepire a pieno le emozioni rilasciate, e vederli e sentirli non può che colmare questa piccola lacuna.
Oltre all’aspetto prettamente emotivo espresso visivamente dal gruppo stesso, è di enorme impatto la resa delle inquadrature ma soprattutto delle luci. Da quanto detto fin’ora penso che sia quasi inutile descrivere le luci e il palco, ognuno penso abbia gia capito le atmosfere che anche in questo caso vengono riproposte dall’aspetto scenico. Fra gli effetti luce meglio riusciti, è da sottolineare la scarsa utilizzazione di luci frontali sfruttando solamente quelle dietro in modo da ottenere quasi sempre l’effetto delle “sagome in ombra”, che, abbinate agli alberi spogli posizionati ai lati del palco e alla bara davanti alla batteria ( sulla quale i nostri appoggiano in tutta tranquillità cose come bottiglie e la scaletta del concerto ), non possono lasciare indifferenti lo spettatore. Una nota di merito se la merita senza alcuna ombra di dubbio anche la neve che cade sul palco durante l’esecuzione di “No One There”, trasformandola da un’esecuzione ottima ad un vero e proprio gioiello di musica, emozioni e, perché no, lacrime; le stesse che verranno versate dai più sui coriandoli e le fontane artificiali nella parte finale di “End of the Road”.
Il secondo DVD, quello degli inserti speciali, è un altro piccolo gioiellino: al suo interno quelli non ancora sazi potranno trovare interessantissimi contenuti quali: un documentario sul tour per i festival estivi della band, una photo gallery, la discografia, le immancabili interviste e la completa videografia che rappresenta sicuramente la parte più interessante di questo secondo disco anche grazie ai bellissimi video di “Killing Me Killing You” e “No One There”, che a differenza della maggior parte dei video che si vedono non sono i soliti scontatissimi filmati nei quali la band suona in playback per tutta la loro durata, ma sono video veri e propri.
CONCLUSIONE:
In conclusione questo “Buried Alive” è un’uscita che merita la vostra totale attenzione e potrebbe costituire oltre che un modo per celebrare la propria band preferita, un modo per sentirla per la prima volta ed avvicinarvisi (un po’ in ritardo) tramite i pezzi più belli, qui riproposti nel migliore dei modi.
L’unica vera e propria pecca riguardante la scelta delle canzoni può essere ricercata nella scelta fatta di riproporre due soli pezzi da quel capolavoro di Crimson, ma sarebbe come voler trovare a tutti i costi un difetto in un prodotto che, mi venga perdonata la rima, definire perfetto è poco.
Addio Sentenced, ci mancherete tanto; ma ci avete salutato nel migliore dei modi.
“May they rest in peace”
CD1:
01 Funeral Intro
02 Where Waters Fall Frozen
03 May Today Become The Day
04 Neverlasting
05 Bleed
06 The Rain Comes Falling Down
07 Ever Frost
08 Sun Wont Shine
09 Dead Moon Rising
10 Despair Ridden Hearts
11 Broken
12 The Suicider/Excuse Me While I Kill Myself
CD2:
01 The War Ain’t Over
02 Nepenthe
03 Northern Lights
04 The Way I Wanna Go
05 Dance on the Graves (lil’ siztah)
06 Noose
07 Aika Multaa Muistot (Everything is Nothing)
08 Farewell
09 No One There
10 Drown Together
11 Cross My Heart and Hope to Die
12 Brief is the Light
13 Vengeance is Mine
14 End of the Road
DVD 1: Concert Film
Funeral Intro, Where Waters Fall Frozen, May Today Become The Day, Neverlasting, Bleed, The Rain Comes Falling Down, Ever Frost, Sun Wont Shine, Dead Moon Rising, Despair Ridden Hours, Broken, The Suicider/Excuse Me While I Kill Myself, The War Aint Over, Nepenthe, Northern Lights, The Way I Wanna Go, Dance on the Graves, Noose, Aika Multaa Muistot, Farewell, No One There, Drown Together, Cross My Heart and Hope to Die, Brief is the Light, Vengeance is Mine, End of the Road, Outro & end credits
DVD 2: Specials & Video clips
Home Soil Funeral Procession
Photo Session
Video Session
Signing Session
Festival Tour
Music Videos: Nepenthe, Noose, The Suicider, Killing Me, Killing You, No One There, Ever Frost, Despair Ridden Hearts
Photo gallery
Interviews with Lopakka & Laihiala
Interview with Jarva
Discography
Michele “Downtown Jesus” Bellana