Recensione: Burn The Reign Of Light
Old school Black Metal puro e senza compromessi, derivato direttamente dalla scena norvegese di metà anni novanta: nessuna innovazione, pochi fronzoli, rabbia ed oscurità a profusione. Questa è la nuda e cruda proposta di un’altra interessante realtà proveniente dal fertile terriccio dell’underground nostrano: i bellunesi Moriar, band attiva dal 2004 e giunta con questo “Burn The Reign Of Light” al primo full lenght, preceduto dall’uscita di una sola omonima demo nel 2007.
I ragazzi, guidati da una più che totale dedizione al verbo della nera fiamma, dimostrano un’attitudine o – meglio – un’anti-attitudine che non lascia spazio a dubbi. La pressoché totale assenza di info on-line, di un sito, un myspace ufficiale o di qualsiasi altro canale di diffusione “moderno”, rientra appieno nella coerente mentalità oltranzistica secreta dall’apparato musicale dei quattro veneti. “Burn The Reign Of Light”, infatti, manifesta sin dai primi secondi i propri intenti distruttivi, partendo con l’acceleratore a tavoletta e sciorinando una destabilizzante serie di brani sulfurei, ferali e malefici a tal punto da guidare l’ascoltatore verso un fulmineo confronto con band del calibro di Darkthrone e Carpathian Forest.
Doppia cassa costante, riff taglienti e sporchi come rasoi arrugginiti, vocalizzi acidi e tematiche anticristiane sono i punti chiave della proposta del combo, che impiega tutte le proprie forze per esprimere al meglio il genere prediletto.
Anche la produzione, volutamente grezza, richiama fortemente quella dei gruppi succitati, conferendo al tutto quell’atmosfera infernale che fece la fortuna delle vecchie produzioni. Salta inoltre all’orecchio il particolare sound della cassa, decisamente rotondo ed old school, ad ulteriore conferma della direzione ben definita del gruppo.
Dal punto di vista stilistico e lirico, brani come le darkthroniane “Night Falls” e “…Form The Fog” oppure la violentissima “Black Emperors“, altro non fanno che marcare a fuoco lo stile di un disco Black Metal fino al midollo che non può e non vuole essere qualcosa di diverso o innovativo. Pochissimi infatti i momenti che si distanziano, seppur a breve distanza, dal filone originario. Tra di essi si fanno notare la catacombale “Black Souls”, caratterizzata da un malinconico stacco arpeggiato e la conclusiva “Napalm Rain” dall’incedere decisamente Thrash-Black.
Bene questo è tutto.
Purtroppo per alcuni, o per fortuna per altri, nel caso in questione non si va oltre quanto illustrato. I Moriar infatti svolgono in modo egregio il proprio compito senza inventare nulla, indirizzando ogni propria pulsione negativa, ogni fermento compositivo ed ogni nera musa ispiratrice verso un prodotto che riesce comunque bene senza mettere un’unghia al di fuori della propria oscura nicchia stilistica.
A questo punto è quasi inutile dire che “Burn The Reign Of Light”, in quanto disco unidirezionale ma comunque ben concepito e suonato, farà la sola felicità di chi è legato in modo indissolubile alla corrente musicale di cui è diretto discendente, impresa comunque non da poco.
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Line Up
Giulio – Vocals
Daen – Bass
Berghof – Guitar
Scriminich – Drums
TRACKLIST
1. Night Falls
2. Black Emperors
3. Form The Fog
4. Black Soul
5. Samhain’s Night
6. We Are The Cancerous Seed of Europe
7. Napalm Rain