Recensione: By the Flower Gate To Power Heaven Pt2
Arriva al secondo episodio una delle saghe più entusiasmanti e incredibili che il metal sia riuscito a partorire nelle sue decadi di storia: il capolavoro della one-man band (o meglio one-girl band) I:C:S:P:I. Un concept, un viaggio fatto di momenti meravigliosi, terre fantastiche e creature ospitali. A confronto della musica di questa eroina straordinaria, ereditiera legittima e unica di tutta la tradizione happy degli ultimi 20anni, anche gruppi come i Freedom Call e tutta la scena sinfonica vi suoneranno impetuosi, aggressivi e brutali.
Basta un rapido gesto della bacchetta magica della reginetta del metal più lieto e gioioso, e l’intro sinfonico Tunes of Cheerfulness muta in un turbinio di colori solari e stelle filanti, dando origine alla vera e propria opener dell’album: Friendship and Goodness. Le chitarre appena accennate e un doppio-pedale costante ma mai minimamente violento sono il sentiero guida per le miriadi di tastiere gonfie e baldanzose che dettano le sorti di questo inno lieto ed esuberante. Ancora tastiere zuccherose all’ennesima potenza per l’ingresso trionfale in Fairyland: le fate volano danzando intorno alla comitiva grazie a un riffing vispo e spensierato che in men che non si dica ci lascia tra le braccia del ritornello, tanto orecchiabile e immediato da far uscire fiotti di miele dal vostro lettore. Unico mid-tempo del lotto è Beauty, brano estremamente evocativo, prima cullante con il suo intro di piano e il rumore del ruscello di latte alla fragola, poi trascinante con il suo incedere blando ma decisamente gioioso. C’è spazio per le contaminazioni della tradizione nordica nel vivace episodio acustico Hummpappotamo dove, tra danze gongolanti e abbuffate di dolcetti, gli aggraziati passi del pachidermico ballerino risuonano del folk metal embrionale di David Gnomo. Dopo aver bivaccato e festeggiato con il nostro nuovo polkeggiante amico, è tempo di riposare le membra: ecco fare capolino Break & Snack, la ballata dell’album. È la merenda di metà pomeriggio che ci permette di arrivare con nuove forze all’allegria incontenibile di Honey Circus, dove i riff trascinanti sono melodie di giostra che si snodano tra schiamazzi e applausi. Tappa al villaggio degli Ice Cream Gnomes per una coppa gigante di I:C:S:P:I e l’ultima scorpacciata di metal ipermelodico prima del rientro a casa. Già, perché purtroppo tutte le cose belle finiscono, e questo disco non fa eccezione. L’outro Time to Go Home ci riporta con i piedi per terra, in un mondo dove il metal è in mano a grezzi bikers vestiti di pelle e ruttatori con la faccia pitturata. Niente paura però, perché ogni volta vorrete ripercorrere le note caramellose di un mondo di canditi e serenità, vi basterà concedere un ascolto a By the Flower Gate to Power Heaven pt. II, secondo capolavoro di una stirpe, speriamo longeva, di creature partorite da questa nuova eroina.
Ne è passato di tempo dal demo Cakies & Toys, e se By the Flower Gate to Power Heaven pt. I era stata la consacrazione definitiva del progetto, raccogliendo intorno alla propria musica gaia e raggiante una schiera innumerevole di metalheads minorenni, questo secondo episodio è ancora meglio. Abbandonata quasi completamente l’ispirazione fivelandiana che penalizzava alcuni tratti del debut, lasciando un gusto di derivativo dietro un paio di composizioni, la mente luminosa e ridente della principessa della melodia giunge alla sua maturità artistica, forgiando in questo disco la sua matrice unica e il suo stile inconfondibile ed esclusivo.
A letto gli adulti.
Tracklist:
01. Tunes of Cheerfulness
02. Friendship and Goodness
03. Fairyland
04. Beauty
05. Hummpappotamo
06. Break and Snack
07. Honey Circus
08. Ice Cream Gnomes
09. Time To Go Home