Recensione: By the Seed of the Same God

Di - 3 Ottobre 2003 - 0:00
By the Seed of the Same God
Band: Windseeker
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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85

I Windseeker tornano un anno dopo “Breath, Light and Hope”, con un nuovissimo demo di quattro canzoni. L’evoluzione è assolutamente nettissima: lasciato indietro un heavy-power marcatamente classico, i cinque musicisti romani si sono gettati in una commistione molto più varia di generi, decisamente esplosiva. E’ l’heavy naturalmente il collante in tutte le canzoni, ma stavolta in un ambito molto più estremo. Infatti ci muoviamo in territori decisamente più svedesi, ma non per questo meno votati alla melodia. Il gruppo sembra assai più compatto, merito anche del nuovo batterista, Claudio Testini, che si è avvicendato dietro le pelli al precedente Simone Fracassa. Il gruppo ne ha tratto decisamente giovamento. Claudio è sicuramente più tecnico, serrato e dotato di un bel drumming. Gli altri membri del gruppo suonano sempre al meglio delle proprie capacità, e va menzionata la grande prova di Alessandro Di Clemente alla chitarra. Il demo è anche prodotto meglio del precedente, ed infatti i suoni si fanno taglienti ed affilati.

In apertura un pezzo che sembra un perfetta commistione di Nevermore e speed-metal, pura dinamite!! Ritmi spezzati, poi melodie eteree, ed infine il ritorno ad un up-tempo di scuola americana, vicino agli ultimi lavori degli Iced Earth. Il pezzo forte è comunque il successivo I’m The Cybored, ricco di stop e ripartenze brucianti. Un grandissimo lavoro di doppia cassa sorregge le melodie chitarristiche di Simone ed Alessandro. Molto belle anche le melodie vocali di Mauro. Da sottolineare come il gruppo comunque abbia operato una scelta coraggiosa nel dirottare le proprie composizioni su territori più evoluti e decisamente meno easy-listening. Deconstructure parte come se gli Arch Enemy avessero subito un’iniezione di Meshuggah: quadrato e spigoloso. E l’assolo di chitarra sembra uscire direttamente da The Sound of Perseverance. A chiudere un pezzo decisamente dotato di maggiore carica melodica, “Snuffering”, che ancora riporta alla mente i Death, specie nelle ritmiche che accompagnano l’assolo.

Questo “By the Seeds of the Same God” è decisamente la prova che i Windseeker sono musicisti e compositori maturi sotto tutti i punti di vista. Se non li conoscete, meritano sicuramente di essere ascoltati; se invece avevate già ascoltato il precedente demo, beh, qua troverete tutt’altro.

Francesco “madcap” Vitale

Per informazioni: info@windseeker.it

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