Recensione: Carmina Pagana
Con un po’ di ritardo rispetto alla data di uscita ecco a voi la recensione di Carmina Pagana, secondo disco dei bolognesi Malnatt, creatura nata nell’ormai lontano 1999 dalle insane visioni del suo mastermind Porz e realtà ormai consolidata nel panorama nazionale.
Da sempre le creature del suddetto Porz contengono una notevole dose di ironia e la sua band principale non fa certo eccezione, ma guai a utilizzare epiteti come “demenziali” o “parodia” per etichettare i Malnatt: di demenziale Carmina Pagana non ha proprio nulla, anzi musicalmente presenta composizioni di tutto rispetto che sotto la luce della ragione risultano molto meno demenziali di quanto si possa sentire prodotto da band rigide e intransigenti.
Questo secondo full-length è un crocevia di una buona fetta di ciò che il panorama pagan può offrire e trova nelle varie intersezioni la propria natura armonica: linee vocali pulite si sovrappongono allo scream, melodie folk si adagiano su pattern di scuola minimalista, momenti quasi doom (come in Lorda Nera e Bulåggna) rompono il ritmo tendenzialmente alto del disco. Un album lontano dall’essere monotono, che passa con estrema facilità da una soluzione all’altra, dai modi serrati di Nót Trancuèlla (Notte Tranquilla) fino al pagan-folk più epicheggiante di composizioni come la splendida opener La guêra di inbezéll (La Guerra degli Imbecilli). Un itinerario che si muove molto vicino ai primi Monsorrow (quelli di ‘Suden Uni’ e ‘Voimasta Ja Kunniasta’) e ai Primordial dei primi dischi (il periodo ‘Imrama’ – ‘Spirit the Earth Aflame’). Non manca il brano easy-listening alla Pakanajuhla (pezzo del quale, tra l’altro, i Malnatt avevano proposto una cover sullo split ‘Necro Swine Black Metal’). Siamo Galli è un brano vivace con tutte le caratteristiche del black folk più canonico e quadrato: una melodia semplice e accattivante, le velocità sostenute e le ritmiche trascinanti.
Vicino al primo ‘Perle per Porci’, sia musicalmente che qualitativamente, Carmina Pagana è ciò che a detta della band rappresenta l’ultimo episodio tendente al melodico, prima di intraprendere vie più sperimentali che porteranno i Malnatt chissà dove…
Tracklist:
1. La guêra di inbezéll
2. Al Barabén
3. Lorda nera
4. Misantronoia
5. Santo Masochismo
6. Nót trancuèlla
7. Bulåggna
8. Siamo Galli
9. La guêra d’inción
Nota: “malnatt” è un termine del dialetto bolognese che indica “sporco” e ”sozzo” e viene spesso utilizzato nelle zone rurali per le bestemmie.
Alessandro ‘Zac’ Zaccarini
