Recensione: Chapters

Di Daniele Balestrieri - 25 Dicembre 2005 - 0:00
Chapters
Band: Amorphis
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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75

Avevano appena compiuto 10 anni di carriera gli Amorphis quando uscì questo doppio CD celebrativo, Chapters. Una decade rigonfia di album di successo, sottolineata dai momenti più importanti di un percorso fatto di pietre miliari, di cambi di line-up e di emozioni sempre vivide fin dal loro primo EP ufficiale, Privilege of Evil, nel lontano 1993.
Il primo disco di Chapters ripercorre a ritroso alcuni tra i momenti migliori della band finlandese, dall’allora appena uscito Am Universum fino a Karelian Isthmus scegliendo qua e là le canzoni giudicate più rappresentative. Partendo quindi dall’evoluzione astratta di “Alone“, “Drifting Memories” e “Too Much to See” (canzone bonus), chi ascolta scopre immediatamente gli Amorphis più intellettuali ed eclettici, trascinandosi poi nei quieti ed evocativi momenti di “The Way“, della splendida “Summer’s End” e della unreleased “Northern Lights” di Tuonela, correndo lungo i fili dei ricordi fino a “The Brother-Slayer“, “Better Unborn“, “My Kantele“, “Weeper on the Shore“, tutte apparse tra Elegy e il mini My Kantele, acclamati come momenti della grande svolta Amorphis a seguito dell’arrivo del talentuoso Pasi Koskinen alle voci. Si fa quindi il salto d’epoca con “Moon and Sun“, seguita dalla celeberrima “Black Winter Day” e quindi con “The Castaway“, tutti figli di quell’eccellente Tales from the Thousand Lakes e del suo seguente EP Black Winter Day che consacrò ai tempi la band al grande pubblico per le sue atmosfere ricercate e gelide. Si termina quindi con “Warriors Trial“, “The Exile of the Sons of Uisliu” e “The Lost Name of God” di quel Karelian Isthmus che diede i natali al quintetto finlandese alle cui voci si trovava uno dei growler più espressivi del tempo, Tomi Koivusaari.
La vera chicca, e ragione più che valida per ogni buon fan degli Amorphis, è rappresentata dal DVD allegato alla confezione, che presenta i cinque video della storia degli Amorphis, tutti di rara bellezza, alcuni di sconcertante semplicità, complici anche le ottime canzoni scelte a rappresentazione della loro arte.
Come non fermarsi sul delirante video del cavallo di battaglia di Am Universum, “Alone“, tra piscine e figure efebiche vagabonde figlie del periodo più allucinante della band.
Oppure su “Divinity“, altro capolavoro di Tuonela che vede la band persa con i propri strumenti in un whiteout polare mentre Pasi Koskinen, espressivo come non mai, si contorce in un angolo di una cella.
Impossibile non rimanere travolti dall’orrendo video di “Against Widows“, che tra la folla di un semplice concerto rappresenta un vero pezzo di storia per come figura un duetto strepitoso, con un giovanissimo Koivusaari che ruggisce come un leone e un Koskinen ai limiti della follia psichiatrica con lo sguardo fisso da omicida e le movenze di uno schizofrenico.
Affascinante e riflessivo è il video intimista e puro della ballata “My Kantele“, preludio evidente delle evoluzioni tragiche di Tuonela, pregno fino al midollo di figure dal grande valore simbolico come l’ossessivo richiamo ai fori nel legno, all’iconografia mitologica finnica e ai cavalli bianchi, alla neve, ai ruscelli, simboli di purezza primigenia e di libertà.
E come non soffermarsi, naturalmente, sul primo capolavoro degli Amorphis, “Black Winter Day“, corredato da un video leggendario e delirante che pone in primo piano un bambino che vagabonda tra il calore devastante del fuoco e il gelo polare, tra figure demoniache terribili e danze in maschera barocche, a metà tra l’ossessivo e il visionario.
Ho visto la band crescere praticamente dal loro primo vagito, e chi come me li ha visti maturare di anno in anno apprezzerà molto questa collezione, molto più valida della precedente (e introvabile) History, grazie a una produzione più che buona, a una veste grafica impeccabile e a un libretto prodigo di informazioni storiche e musicali.
Proprio per via della loro grande ecletticità, non è facile avvicinarsi a una band simile partendo da zero; chiunque volesse tentare di immergersi nel fiume tumultuoso della storia degli Amorphis – anche in visione del prossimo ‘Eclypse’ – dovrebbe tenere presente questa raccolta, impreziosita da tre tracce mai pubblicate e dai succitati video che faranno la gioia di tutti i fans già affermati.
Sarà un piacere percepire i grandi cambiamenti avvenuti nel loro modo tutto finnico di vedere il metal, e credo che sarà una collezione apprezzabile da chiunque: i fans di vecchia data non potranno fare a meno di ripensare al giorno in cui hanno acquistato per la prima volta Tales from the Thousand Lakes, o visto per la prima volta il video di Divinity, magari su MTV alle 3 di notte, alla disperata ricerca di qualcosa di metal.
Un percorso nel passato di grande impatto e un’ottima occasione per conoscere, in un colpo solo, tutti gli strali che questa grande band ha trascinato in 10 anni in tutto il mondo.
Rimando ovviamente alle recensioni di ogni singolo album citato per saperne di più in dettaglio sui generi proposti, ed essendo una raccolta il voto lascia il tempo che trova.
Un prodotto sicuramente superfluo e indispensabile allo stesso tempo per chi ha già tutti i CD in questione, e un modo interessante per far scoprire questa band ai neofiti del genere.

TRACKLIST

CD Tracklist

1. Alone (Am Universum – 2001)
2. Drifting Memories (Am Universum – 2001)
3. Too Much To See (Alone single – 2001)
4. The Way (Tuonela CD – 1999)
5. Northern Lights (Divinity single – 1999)
6. Summer’s End (Tuonela – 1999)
7. The Brother Slayer (My Kantele EP – 1997)
8. Better Unborn (Elegy – 1997)
9. My Kantele (Elegy – 1997)
10. Weeper On The Shore (Elegy – 1997)
11. Moon And Sun (Black Winter Day – 1994)
12. Black Winter Day (Tales From The Thousand Lakes – 1994)
13. The Castaway (Tales From The Thousand Lakes – 1994)
14. Drowned Maid (Tales From The Thousand Lakes – 1994)
15. Warrior’s Trail (The Karelian Isthmus – 1992)
16. The Exile Of The Sons Of Uisliu (The Karelian Isthmus – 1992)
17. The Lost Name Of God (The Karelian Isthmus – 1992)

DVD Tracklist

1. Alone
2. Divinity
3. My Kantele
4. Against Windows
5. Black Winter Day

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