Recensione: Characters
Freak Neil Inc.: un nome programmatico per il nuovo progetto del visionario Rob Van Der Loo, già bassista dei fiamminghi Sun Caged, circondatosi per l’occasione di un piccolo esercito di agguerriti professionisti del settore, pronti a mettere le proprie doti al servizio di un’idea di musica che con un eufemismo potrebbe essere detta sperimentale.
Affidate le pelli al duttile Roel van Helden, Rob ha convocato al proprio fianco una nutrita schiera di musicisti di grande talento ed esperienza, così da poter contare su interpreti differenti per ogni brano, senza timore di confronti (bastano i nomi di Steve DiGiorgio e Sean Malone per fugare ogni dubbio in proposito?), con la mira di valorizzare al meglio le doti di ciascuno nei dieci brani in cui si suddivide questo ribelle e insolito Characters.
C’è veramente un po’ di tutto in questa macedonia di stili che viaggia sui binari della schizofrenia, accostando alle spericolate acrobazie della fusion le pesanti distorsioni del thrash, mescolando soavi vocalizzi femminili a improvvisi ruggiti animaleschi, senza rinnegare le proprie origini progressive ma piuttosto spingendole fino e oltre i loro limiti più estremi.
La potenza la fa spesso da padrona, sprigionata da chitarre sovente distorte e aggressive oltre che da un basso dinamico e profondo, annunciato protagonista. Non mancano tuttavia momenti più pacati, come la sognante Beyond the Garden, tra gli apici dell’album, valorizzata dalla delicata voce di Irene Jansen – già al fianco di Arjen Lucassen nei vari Star One e Ayreon. Un ulteriore tocco di Ayreon viene portato dallo stesso Lucassen nell’episodio elettronico a titolo I Understand, ennesimo cameo allucinato che conquisterà molti tra gli ascoltatori e ne sconvolgerà altrettanti. Largo spazio anche per il Chapman Stick di Van Der Loo su tracce come l’ingarbugliata Café Supreme o la dirompente Bulldozer Blues, insieme a Jaba tra i passaggi più estremi dell’album – sia per quanto riguarda le coordinate musicali, sia per il suo potenziale effetto sul pubblico.
La continua ricerca dell’inesplorato può rivelarsi difatti un’arma a doppio taglio, e quando un punto di equilibrio accettabile non può essere raggiunto, a pagarne il prezzo sono melodia e fruibilità, col conseguente rischio di disorientare e confondere l’ascoltatore giunto impreparato al confronto. Ideale coronamento di tale problematica ricerca appare la ben articolata suite finale Absence, svolta in un efficace alternarsi tra shock sonori disarmanti e armonie più posate e amichevoli.
Certo, guardando al disco nella sua completezza, si può dire che tanta carne al fuoco richieda impegno non solo da parte di chi suona ma anche di chi ascolta. Ce n’è certamente abbastanza da innescare animate discussioni tra chi vedrà in questo lavoro una nuova frontiera della dimensione musicale e chi lo respingerà come una babele stilistica eccessivamente intricata, ma quando c’è il coraggio di osare e l’intelligenza nell’assemblare, non si può che vertere il pollice verso l’alto.
Characters è dunque un album difficile da valutare: in questi casi conviene spesso proclamare spregiudicati il neonato capolavoro, o bocciare duramente per eccesso di stravaganza. Tuttavia, se di capolavoro in questo caso non sembra ancora di poter parlare, riservare a un disco che offre brani del calibro di Beyond the Garden e Absence una bocciatura pare eresia ancora maggiore. Per chi scrive dunque questo ardimentoso esperimento merita una piena promozione e un sincero incoraggiamento con la postilla, per quanti abbiano una concezione del progressivo particolarmente tradizionalista, di riservare almeno un ascolto preliminare a un disco in cui la linea di confine tra coraggio e follia si rivela eccezionalmente sottile.
Line-up:
Basso, Chapman Stick: Rob van der Loo (Sun Caged)
Batteria: Roel van Helden (Sun Caged, Delphian)
Voci:
Nick Hameury (Engine of Pain, ex-Fifth, ex-Form), Irene Jansen (Star One, Ayreon), Arjen Anthony Lucassen (Star One, Ayreon, Ambeon, Stream of Passion), André Vuurboom (Sphere of Souls, ex-Sun Caged, ex-Imperium)
Ospiti:
Basso: Steve DiGiorgio (Sadus, Death, Testament, Artension, Iced Earth), Sean Malone (Gordian Knot, OSI, Cynic)
Chapman Stick: Ron Baggerman (Galaxy Gypsy)
Guitar: Marcel Coenen (Sun Caged, Time Machine, Stormrider, ex-Lemur Voice), Chris Godin (Gnö), James Murphy (Death, Obituary, Testament, Cancer)
Keys: Joost van den Broek (After Forever, Star One, Ayreon, ex-Sun Caged)
Tracklist:
01. Characters
02. Talking Chair
03. I’m The Hero
04. I Understand
05. Downtown
06. Beyond The Garden
07. Bulldozer Blues
08. Café Supreme
09. Jaba
10. Absence