Recensione: Chronicles Of Death
La fucina Nadir Music, ormai, sta producendo, a tutto ritmo, metal estremo italiano di qualità internazionale. Ottima cosa, questa, che non può che far bene all’intero movimento nazionale; eternamente arretrato, almeno culturalmente, rispetto al Resto del Mondo. Paesi anglosassoni in primis.
Fra le varie realtà facenti parte del carniere dell’etichetta genovese, un posto in primo piano lo meritano gli Endless Pain che, con l’ultimogenito “Chronicles Of Death”, raggiungono il terzo full-length in carriera. Si tratta, infatti, di un gruppo con dieci anni di attività alle spalle, costellata di varie produzioni. Oltre a “Born in Violence” (2005), “De-Generation War” (2008) e “Chronicles Of Death”, nel menu ci sono quattro demo, un live album, un video/VHS e un EP.
Difficile stabilire con esattezza il genere suonato: si tratta, difatti, di una mistura assai omogenea di thrash/death che manda le radici alla metà degli anni ’80. Agli albori, cioè, del metal estremo. Non a caso, il moniker dell’ensemble lombardo coincide con il titolo del primo, leggendario album dei Kreator, dato alle stampe nell’autunno del 1985. Album che, di fatto, segnò i primi tentativi di esagerazione del thrash proposto da Metallica & Co., giungendo a lambire velocità quasi parossistiche con lo scoordinato ma efficace drumming di Ventor. Seppure non così rapido, il ritmo degli Endless Pain risente in modo pesante di questa eredità, ammantando di un sano putridume il sound di “Chronicles Of Death” sì da sbilanciarlo leggermente in direzione del death. Old school, ovviamente.
L’energico missaggio di Tommy Talamanca consente ad Hate (autore dei testi, ispirati ai più truculenti fatti di cronaca nera accaduti nel nostro Paese negli ultimi vent’anni) di scaricare tutta la sua rabbia con un catarroso semi-growl che, assieme ai blast beats di Fuso, forniscono lo spunto stilistico per il death di casa Endless Pain. I chitarristi, e ancor di più il bassista, spostano giustappunto le coordinate tipologiche del loro sound in direzione del thrash classico se non addirittura della NWOBHM. Ciò porta la musica a possedere un grande spessore intellettuale, frutto della lunga militanza nel genere da parte di Hate e compagni. D’altro canto, l’originalità non è una peculiarità che segni particolarmente il disco, forse a causa di una difficoltà nel riuscire a sviscerare un timbro che sia vintage ma non démodé. Ascoltando con attenzione le varie tracce sono molti i richiami alle band-base dell’epopea thrash/death quali Necrodeath, Kreator e gli immancabili Slayer. Fatto, questo, che rischia di minare alla base la creatività di musicisti di gran mestiere come i bresciani, appunto. La completa assenza di melodia, inoltre, non aiuta a discernere con facilità le singole composizioni del CD, assai duro da digerire. Ciò può essere una qualità oppure un difetto, evidentemente secondo la personale interpretazione dell’opera da parte di chi ascolta. In ogni caso, gusti a parte, non si può non apprezzare l’evidente sforzo compiuto dal combo della Leonessa d’Italia per arrivare a un prodotto vario e completo, lineare ma allo stesso tempo irregolare nella disposizione delle scale musicali. Anche se non appare esserci, nel novero delle undici canzoni che compongono il platter, che qualcosa in più che renda l’insieme stesso memorabile. Un conglomerato, però, consistente e massiccio; privo sia di picchi, sia di depressioni qualitative.
A prescindere da tutto, riesce naturale tributare i giusti onori agli Endless Pain. La loro attitudine è sana e onesta, e “Chronicles Of Death” è un lavoro fatto senz’altro per rispettare, innanzitutto, i propri ideali: nessuna concessione al facile ascolto, nessun compromesso, nessun prigioniero, nessuna pietà. Tanta rabbia, aggressività e coerenza. Il che, di questi tempi, non è poco.
Daniele “dani66” D’Adamo
Discutine sul forum nel topic relativo!
Track-list:
1. Chronicles Of Death (Intro) 1:24
2. The Ascents Of Golgotha 3:45
3. Atrocity 3:37
4. Trespassing The Shores Of Evil 4:55
5. The Prophet 4:17
6. Dead End Nightmare 6:01
7. … In Cold Blood 4:28
8. Slaughter For The Legacy 4:14
9. Memories Of The Monster 4.10
10. Death Comes Ripping 5:13
11. Triple Murder 3:59
All tracks 46 min.
Line-up:
Hate – Vocals
Ste – Guitar
Beppe – Guitar
Enrico – Bass
Fuso – Drums
Guest:
Trevor Sadist – Additional vocals on “Dead End Nightmare”