Recensione: Code Red
E’ incredibile constatare come per questa band il tempo sembra essersi fermato! Il bello/brutto di un gruppo come i Sodom è che quando esce il nuovo disco sai perfettamente cosa aspettarti: violenza allo stato selvaggio ma mai caotica. Il disco si apre con un intro che fa da preludio alla micidiale title track, un thrash velocissimo che riporta alla mente episodi passati come quelli inclusi in dischi come “Agent Orange” o “Tapping the vein”. Si prosegue sulle stesse coordinate sonore con la successiva “What hell can create” per poi giungere ad un pezzo mid-tempo veramente criptico come “Tombstone” davvero azzeccato. Il disco procede più o meno alternando pezzi ultraspeed a mid-tempo da mosh, da segnalare “The vice of killing” in pieno Slayer-style (la strofa ha la stessa metrica di Bitter peace!) e “The wolf & the lamb” altro mid tempo spacca ossa! Certo qui e là ci sono decine di riff già sentiti quindi non si può parlare di disco innovativo ma i Sodom esistono per questo, per soddisfare la nostra parte più inkazzata e violenta, l’innovazione lasciamola ad altri!
N.B. Le prime copie del cd sono state stampate con in omaggio un cd, “Homage to the Gods” nel quale si possono ascoltare vecchi classici dei Sodom interpretati da bands estreme come Cradle Of Filth, Impaled Nazarene, Swordmaster e Brutal Truth. Di rilievo la cover di “Remember the Fallen” ad opera dei Dark Funeral e “Christ Passion” ultra tecnicizzata dai Decayed Remains.
Tracklist:
1. Intro
2. Code Red
3. What Hell Can Create
4. Tombstone
5. Liquidation
6. Spiritual Domise
7. Warlike Conspiracy
8. Cowardice
9. The Vice of Killing
10. Visual Buggery
11. Book Burning
12. The Wolf & The Lamb
13. Addicted to Abstinence