Recensione: Code Red
Gli Alpha Warhead sono una giovane Thrash Metal band proveniente dal Portogallo e fondata nel 2019 dal chitarrista/vocalist Diogo Pereira insieme al bassista Pedro Silva ed al batterista Pedro Peralta, ai quali si è poi unito, nel 2023, anche il chitarrista Rick Serrano.
Sottolineo “giovane” perché ‘Code Red’, il loro album di debutto disponibile dal 11 marzo 2024 via Firecum Records, è quanto di più Old School ci possa essere … anche più Old School di tante band Old School!
Partendo, soprattutto, dalla produzione: volutamente grezza, sporca, con un sacco di riverbero e suoni ovattati ed ombrosi per replicare quel senso infernale e malvagio che usciva dai solchi nei primi anni ’80. Solo che, all’epoca, questo modo d’incidere era dovuto essenzialmente ad una questione economica, con le etichette che investivano poco, non credendo nel Metal estremo, o che erano label squattrinate al limite dell’improvvisazione. Oggi, e questa è la cosa incredibile, c’è chi paga per riprodurre quei “difetti” di registrazione in quanto, in definitiva, diventati caratteristica intrinseca di un certo modo di fare Thrash e sintomo di genuinità.
‘Code Red’ è sicuramente un disco genuino, somma della semplice voglia di suonare assieme, da una parte, e della selvaggia rabbia giovanile, dall’altra. Questo è ancora più intrinseco della produzione che, di fatto, è artefatta, perché la tecnologia di oggi consente di fare molto meglio di allora con ancora minor investimento.
Il disco è tutta una citazione: volete associarvi una band dell’epoca? Sceglietene una a caso, da qualche parte ce la sentite, dagli Slayer ai Metallica, dai Kreator ai Destruction.
Le canzoni sono disturbanti, strafottenti ed incisive, con cambi di tempo repentini e massacranti. È tutto tirato, ruvido e crudele, con un cantato acerbo ma aggressivo che intensifica la voglia di ribellione … vapori di zolfo emanano dai solchi fino a saturare la stanza portandola al rischio incendio, i difetti dell’uomo, dalla guerra, ed il suo tremendo apparato industriale, alla follia, dall’orrore alla corruzione, vengono analizzati secondo un punto di vista crudo ed oscuro, che non lascia scampo.
Come già detto è un Thrash Metal classico oltre misura, se si targa il disco 1983 ci si può anche credere che sia uscito in quella data, formato da un insieme di riff feroci, melodie maligne, passaggi intensi ed assoli esplosivi, dall’assalto frontale di ‘Detonation Sequence’ alla dura marzialità di ‘Code Red’, dalla travolgente cavalcata di ‘Fuel to the Fire’ alle chitarre spettrali di ‘Apollyon’, fino alla follia di ‘Paranoia’.
È inutile dire che non c’è originalità, ma non è questa che viene cercata, per lo meno non in quest’album, poi, vediamo cosa ci riservano gli Alpha Warhead per il futuro.
Visto che lo cercano, se facciamo un paragone con il passato, ‘Code Red‘ è un disco di valore medio che, purtroppo, non può competere con certe uscite iper esplosive dell’epoca d’oro ma che può stare al passo con tante altre che erano comunque piaciute.
Va bene così, è un debutto ed i tempi di ‘Kill ‘em All’ e ‘Show Non Mercy’ sono passati.
Viste le potenzialità, direi che è probabile che una maggiore personalità venga fuori da questi quattro ragazzi in futuro, che, tra l’altro, da quello che leggo, hanno una gran voglia di stare sul palco (primo concerto di spalla agli Artillery … non male come inizio).
Per ora, il giudizio per ‘Code Red’ è più che sufficiente ed aspettiamo il secondo lavoro con vero interesse.