Recensione: Colours
Primo full lenght per questa band proveniente dalla Spagna. Il loro è un a.o.r./hard rock orecchiabile, dal cantato femminile, molto leggero, niente a che vedere con gente del calibro di Ten, Royal Hunt. Li accosterei più a gruppi come Bon Jovi senza pero’ quell’energia che contraddistingue le prime opere di Richie Sambora e Co. Le canzoni si attestano tutte su mid tempos ariosi, da viaggio al mare, chitarre per nulla graffianti, arrangiamenti che dire scontati è un eufemismo, la voce di Patricia Tapia fuori contesto. Insomma un album, una lagna. Ricorda veramente tanto quel New Jersey che rese famosi i Bon Jovi parecchi anni fa, un po’ anacronistico oggi e soprattutto senza ispirazione. Ottimo per le notti insonni al posto della camomilla, non riesco proprio a comprendere come un dischetto di siffatta portata sia arrivato alla redazione di Truemetal, ma soprattutto non capisco come la Now&Then e la Frontiers abbiano dato credito ad una band così scarsa. Mi spiego: tecnicamente nulla da eccepire, ci troviamo di fronte a strumentisti che sanno sicuramente il fatto loro (anche se nascondono evidentemente queste doti, poichè le composizioni sono talmente banali), a parte la voce di Patricia, probabilmente, più a suo agio in contesti più pop leggeri. L’hard rock dei Nexx già deficitario di una registrazione troppo pulita e innocua riceve il colpo di grazia dall’ “attegiamento musicale” dei Nostri, troppo mosci. Cinque settantenni che giocano a scala quaranta sconvolgono più di questi Nexx.
Purtroppo sono da bocciare sotto tutti i punti di vista, nulla si salva…neanche la copertina: sfondo nero ed in basso a sinistra cinque tasselli di puzzle con le loro foto ritratte… mah, sconsigliato anche ai più fomentati divoratori di a.o.r./hard rock.
Tracklist:
01- Arches of faith
02- Remember
03- Get fire
04- Indifference
05- Wake up
06- After the storm
07- In a blue moon
08- One more day
09- A Good time comes
10- If you could read my mind
11- 40 days & 40 nights