Recensione: Come on Baby
Nel 2005 uscì il debut di un giovane gruppo londinese chiamato Tokyo Dragons. Oh, che fulmine – degli Ac/Dc, ovviamente – a ciel sereno! Hard rock di quello vero, puro, genuino e incontaminato, ruspante riff a cavallo tra Motörhead, Ac/Dc e street. Il tutto suonato con un tocco davvero d’altri tempi. Insomma: amore al primo ascolto.
Oggi, un anno dopo, la band inglese recupera uno degli highlight della prima release, ovvero Come on Baby, lo attornia di un paio di inediti piacevoli, un videoclip al limite del trash anni ‘80 e qualche pezzo dal vivo per la seconda uscita di casa Tokyo Dragons: l’ep Come on Baby.
Gli inediti non portano nulla di nuovo e anzi rimangono musicalmente saldamente ancorati al debut. Non che sia un male, intendiamoci, il problema è che del primo full non bissano i livelli qualitativi (il divario con Come on Baby è molto ampio) anche se riescono comunque a farsi apprezzare da chi ha un debole per l’hard rock d’annata tirato e scanzonato. Nello specifico High on Hate passa abbastanza inoffensiva, mentre sicuramente meglio fanno i due episodi successivi Everybody That’s Right e This Means War, i quali mettono in gioco idee sicuramente più vincenti della piuttosto sterile High on Hate. Il momento più interessante del settore audio è probabilmente la parentesi dal vivo: tre pezzi tra i migliori del debut, registrati durante l’Hultsfred Festival 2006, a testimoniare quanto la band non perda un minimo di attitudine quando messa sulle assi di un palco.
Da vedere il video di Come on Baby: la band viene inseguita per un bosco innevato (mancano solo gli Asmegin) da vampire un po’ dark/goth e un po’ rock’n’roll, tutte rigorosamente cotonate, in calze a rete, lingerie e pelle nera… e scarpette da ginnastica bianche. I poveretti cercano di sfuggire in ogni modo pensabile ma alle croci e alle preghiere le vampire rispondono impassibili con un bel paio di corna, oh yeah! Alla fine le cacciatrici riusciranno a trasformare i Tokyo Dragons in vampiri e una volta dimessi i succinti abiti di pelle per un look da perfette roadie partiranno con la band per “Transilvanian Tour 2006”. Più o meno improbabili i morsi, che vanno dal classico collo alla natica del malcapitato di turno fino ai family jewels di Steve Lomax. Questo è Rock’n’Roll!
Un video divertentissimo, tre inediti vecchia scuola e tre pezzi live a un prezzo (si spera) contenuto. Il mio consiglio non può che essere quello di metterci le mani e i canini sopra.
Tracklist:
01. Come on Baby
02. High on Hate
03. Everybody that’s Right
04. This Means War
05. Get’em Off (Live)
06. Jonny didn’t Wanna Ride (Live)
07. Come on Baby (Live)
08. Come on Baby (Video)
Alessandro ‘Zac’ Zaccarini