Recensione: Concerto Maximo [CD + DVD]

Band: Pendragon

Album

Etichetta:

Genere: Prog Rock 

Anno: 2009

Nazione:

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80

A breve distanza dall’ultima eccellente release,
“Pure”,
i Pendragon, tra gli alfieri del new progressive britannico insieme a Pallas,
Marillion e IQ, tornano sul mercato con un nuovo prodotto, rappresentato da un
succulento box contenente il DVD ed un doppio CD che ripropongono un lungo
concerto tenutosi nell’ottobre dello scorso anno in Polonia.

Lo show è una scorribanda attraverso tutti gli album del gruppo che si apre
con la bellissima Walls of Babylon, tratta da “The Window of Life”, e che ben
mette in mostra quello che è il classico tradermark della band, con influenze
evidentissime dei grandi vecchi del rock sinfonico, in questo caso i Genesis dei
bei tempi andati. Si prosegue con A Man of Nomadic Traits (da “Not of This
World”), dove emerge anche l’altra influenza di Nick Barrett e soci, i Pink
Floyd, in particolare nelle armonie vocali e nella chitarra a tratti “gilmouriana”,
ma anche quelle dei primissimi King Crimson. Non mancano naturalmente le lunghe
suite, come la successiva The Wishing Well, diciassette minuti pieni di stacchi
e cambi di atmosfera (così come più avanti farà pure The Voyager), ma sempre
all’insegna della piacevolezza e senza i tecnicismi esasperati in cui indulgono
gruppi come i Flower Kings.
Con Eraserhead i Pendragon propongono il primo brano da “Pure”, nel quale
emergono gli elementi della recente evoluzione della band, con suoni più oscuri
che non nascondono i riferimenti da un lato ai Porcupine Tree e dall’altro al
prog-metal. Sempre dall’ultimo lavoro in studio sono estratte anche la
successiva The Freak Show ed It’s Only Me che concludono la prima parte del
concerto.
Total Recall , in origine su “KowTow”, introdotta da chitarra e pianoforte, è
una ballata prog sempre debitrice nei confronti dei Genesis e dei Pink Floyd,
come The Learning Curve e Sister Bluebird, in una ipnotica ed affascinante
sequenza interrotta dalla epica e trascinante Nostradamus (Stargazer). Dopo la
già citata e stupenda It’s Only Me, con parti di chitarra ancora fedeli allo
stile di David Gilmour, il pubblico non ne ha abbastanza, e richiama a gran voce
Barrett, Gee, Nolan (tastierista, come è noto, anche con gli Arena) ed il nuovo
arrivato Scott Higham, i quali ripartono subito con Master of Illusion (da “The
Masquerade Overture”), altra suite molto vicina ai lavori dei Marillion era-Fish.
Si continua con King of the Castle, And We’ll Go Hunting Deer, quest’ultime
morbide ed affascinanti, ed infine la lunghissima Queen of Hearts, la quale
segna definitivamente la conclusione del concerto (nonché il secondo CD ed il
DVD) con l’ennesimo diluvio – da manuale del prog – a base di liquide
chitarre, tastiere magniloquenti ed improvvisi cambi di tempo.

Infine restano da segnalare, tra i contenuti speciali del DVD, un’intervista
condita da immagini del backstage e della preparazione del concerto, foto,
discografia e storia della band.
Da sottolineare soprautto come, ancora una volta, i Pendragon dimostrino di non
aver inventato nulla di nuovo (né tanto meno poteva essere un live la sede per
rivoluzioni musicali), ma di essere in grado di rievocare con assoluta maestria
i suoni e i sogni di un’era indimenticabile e per molti versi irripetibile.

Francesco Maraglino

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Tracklist:

1. Walls of Babylon
2. A Man of Nomadic Traits
3. Wishing Well
4. Eraserhead
5. Total Recall
6. Nostradamus
7. Learning Curve
8. Breaking the Spell
9. Sister Bluebird
10. Shadow
11. The Freak Show
12. The Voyager
13. It’s Only Me
14. Masters of Illusion
15. King of the Castle
16. And We’ll Go Hunting Deer
17. Queen of Hearts

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Line up:

– Nick Barrett / vocals, guitars, keyboard programming
– Peter Gee / bass guitar
– Clive Nolan / keyboards, backing vocals
– Scott Higham / drums, backing vocals