Recensione: Condition Critical

Di Luca Corsi - 10 Dicembre 2007 - 0:00
Condition Critical
Band: Quiet Riot
Etichetta:
Genere:
Anno: 1984
Nazione:
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75

Dopo il grande successo ottenuto dall’album ‘Metal Health‘, i Quiet Riot capitanati dall’euforico singer Kevin DuBrow (purtroppo recentemente scomparso all’età di 52 anni), seguito fedelmente dall’ottimo chitarrista Carlos Cavazo, dal bassista Rudy Sarzo e dallo sfrenato batterista Frankie Banali, provano a cavalcare l’onda del successo pubblicando solo un anno dopo questo ‘Condition Critical‘.

L’apertura del disco è affidata a ‘Sign Of The Times’, ottimo pezzo carico di energia e dal ritmo allegro con tanto di ritornello urlato in coro da DuBrow e soci che si stampa in mente al primo ascolto.
Non poteva mancare anche in questo album una cover degli Slade, infatti, con l’orecchiabile ‘Mama Weer All Crazee Now’ i nostri cercano di ripetere la strategia commerciale del precedente disco, lanciando il brano come primo singolo e tentando di scalare le classifiche: operazione riuscita a metà.
Segue ‘Party All Night’, secondo singolo scelto dalla band, che continua le melodie all’insegna dell’hard rock gioioso e allegro, adatto appunto per festeggiare tutta la notte senza sosta.
‘Stomp Your Hands, Clap You Feet’ emana invece grande energia, grazie ai riff di Cavazo e le urla di DuBrow, che a metà canzone sembra quasi incitare e dirigere una folla pronta per fare baldoria.
I ritmi energici di inizio disco vengono interrotti dalla ballad ‘Winners Take All’ (suonato già negli anni ’70 con Randy Rhoads), pezzo che procede lentamente e ci offre riff melodici e cori quasi malinconici. Ecco poi il turno della title-track ‘Condition Critical’, che non riprende la velocità iniziale ma presenta un hard rock rallentato, affascinante e piuttosto gradevole.
L’energia sfrenata tipica del combo americano viene ripresa poi dalla seguente ‘Scream And Shout’, dove Frankie Banali picchia piuttosto duro, Cavazo si dimostra ispirato e DuBrow fa capire che non vuole certo abbassare la voce, ma continuare ad urlare a squarcia gola.
‘Red Alert’ continua a riproporre ritmi elettrizzanti e allegri, così come la successiva ‘Bad Boy’: due tracce che, anche se non annoverabili tra i pezzi migliori del lotto, si lasciano ascoltare facilmente e con pieno gusto.
La chiusura viene affidata a ‘(We Were) Born To Rock’, ancora una volta nel segno dei ritmi veloci e dei ritornelli urlati, con tanto di risata schizoide di DuBrow nel finale.

Ovviamente ripetere il successo commerciale di ‘Metal Health‘ era impresa difficile, se non proibitiva, ed infatti ‘Condition Critical‘ riuscì a vendere solo 3 milioni di copie contro le 6 del precedente.
Ma, nonostante questo, il disco ancora oggi si ascolta con piacere e si rivela essere composto da episodi interessanti come le già citate ‘Sign Of The Times’,‘Mama Weer All Crazee Now’ e ‘Stomp Your Hands, Clap Your Feet’, confermandosi, dopo l’osannato platter edito nel 1983, come l’album più riuscito del quartetto a stelle e strisce.

Tracklist:

01. Sign Of The Times
02. Mama Weer All Crazee Now
03. Party All Night
04. Stomp Your Hands, Clap You Feet
05. Winners Take All
06. Condition Critical
07. Scream And Shout
08. Red Alert
09. Bad Boy
10. (We Were) Born To Rock

Line Up:

Kevin DuBrow – Voce
Carlos Cavazo – Chitarra
Rudy Sarzo – Basso
Frankie Banali – Batteria

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