Recensione: Control and Resistance

Di Nicola Furlan - 4 Marzo 2006 - 0:00
Control and Resistance
Band: WatchTower
Etichetta:
Genere:
Anno: 1989
Nazione:
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90

Anno 1989
L’egemonia incontrastata dei mostri sacri Bay Area potrebbe essere messa in discussione da un platter che prende il nome di “Control and Resistance”.
Riff complessi spesso mescolati, corrotti, manipolati violentemente da tessiture Fusion oriented che “hands & feet” Rick Colaluca unitamente ad un dotatissimo “lead, rhythm & slap bass” Doug Keyser riesce a proporre. Una proposta d’assoli dai sapori retrò heavy, ma resi dal guitar Ron Jarzombek a fine meccanica universale; il tutto condito dall’altissimo ed anacronistico cantato di Alan Tecchio.
Nel pentolone mescolato dai maghi sopra citati, all’ultima stanza della torre appuntita ci sta un po’ di tutto: Heavy, Thrash, Prog, Fusion (nella generalizzazione più ampia del termine).
“Instruments of Random Murder” si presenta accattivante, veloce, tecnicissima nelle repentine metronomate assurde che si possano immaginare, ma che sono una realtà. Un bellissimo assolo dai chiari richiami fusion rende davvero ricercata questa song all’interno dell’album a favore di riprese dalla chiara timbrica puramente thrash.
“The Eldritch” potrebbe affermarsi a tutti gli effetti come la song di punta del disco; un crescendo di alternanze techno thrash da lasciare impallidito chiunque: lampi di note schizzano fuori dalle casse silurando e fendendo l’aria circostante a velocità inverosimili, il cantato energico è scandito nella middle part da “coretti” aggressivi per ricadere nuovamente in un tecnicissimo assolo capolavoro targato Jarzombek cui Keyser e Colaluca ne supportano professionalmente l’esecuzione.
“Mayday in Kiev” ha tratti di più facile comprensione data la pregiabilissima caratura thrash bay area in cui si riconosce ciò che in America è stato fatto dall’83 fino all’88 (eccezion fatta per un cantato a volte davvero molto alto) mentre “The Fall of Reason”, di profonda impostazione Fusion/Heavy, è l’unica song capace, smussando gli appuntiti acuti del suono a favore di una rotondità e pienezza maggiore, di integrare ad una parte solista e ritmica estremamente tecnica, un cantato abbastanza melodico che proprio a metà disco richiama l’ascoltatore ad un attimo di respiro.
La title track “Control and Resistance” in qualche maniera concettualmete si riaggancia alla precedente per la profondità della melodia che la contraddistingue: una song caratterizzata da quadrate atmosfere della parte centrale, ovvero da atmosfere proprie di questa nuova concezione technical thrash proposta; una mescolanza di molteplici sonorità plasmate tra loro in maniera sapiente, un labirinto di suoni senza filo di Arianna al seguito in cui perdersi ormai ai sensi. Il laser del lettore poi aggancia “Hidden Instincts” che ancora oggi fatico a ricordare e seguire con la mente per la bellezza intrinseca di sentire ogni volta una nuova sfaccettatura o tempo nascosto.
La successiva “Life Cycles” è atmosferica e “rockeggiante” e presenta intramezzature continue di tempistiche fusion e cantati melodici.
Chiude “Dangerous Toy”, rilettura estrema su sottofondo thrash di influenze heavy metal ormai essenzializzate a tecnica sopraffina.

XXI° secolo, “Control and Resistance” rappresenta quanto di più tecnicamente estremo si potesse produrre dall’89 ad oggi in un ambito thrash.
Immaginare i Watchtower come un meccanismo puramente sperimentale è riduttivo; hanno vinto la resistenza della moda del momento e ne hanno controllato a piacimento ciò che preferivano attraverso il semplice uso degli strumenti e di una eccezionale impostazione tecnica fondata a radici jazz e fusion. Ora è più facile giudicare certo, ma spesso pensare che questo classico è datato 1989 rende davvero sfuggente al controllo l’assolutismo del tempo e ne tempra la resistenza ancora per un sacco di tempo se non per sempre.

– nik76 –

Tracklist:

01- Instruments Of Random Murder (4:06)
02- The Eldritch (3:17)
03- Mayday In Kiev (5:48)
04- The Fall Of Reason (8:01)
05- Control And Resistance (6:58)
06- Hidden Instincts (3:51)
07- Life Cycles (6:48)
08- Dangerous Toy (4:20)

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