Recensione: Cross in the sand
Gli Haven, band formatasi a Milazzo nel 2001 e composta da Carmen Cambria (voce), Salvo Taranto (tastiera) e Giulio De Gaetano (voce, chitarra, basso), ci propongono questo “Cross in the sand”, un demo cd molto difficile da etichettare dal momento che prende spunti dai più disparati generi.
La titletrack “Cross in the sand” riesce a mixare in maniera molto interessante suoni di chitarra tipicamente death metal sia per velocità che per intonazione a momenti più squisitamente gothic metal resi ancora più piacevoli dall’armoniosa voce di Carmen. Decisamente meno convincente risulta invece essere Giulio quando si cimenta in un cantato pulito risultando, in alcuni frangenti quasi stonato.
Il discorso muta notevolmente con “Dancer in the dark”; in questo caso purtroppo anche la voce di Carmen sembra poco curata per quel che concerne la linea vocale diventando così poco piacevole e carica di tiro; ad aumentare questo difetto ci si mettono anche dei suoni di batteria elettronica quasi imbarazzanti che ricordano, in alcuni frangenti, quelli di un fustino di detersivo.
Molto gradevole è invece l’ambientazione creata da “Road to nowhere”, brano che riesce a creare un’ottima atmosfera alquanto vicina agli stilemi gothic con però notevoli influenze metal classiche; in questo caso entrambe le voce sono all’altezza della situazione e non presentano evidenti pecche.
Con “Oxygen” si ritorna ad una noiosità e banalità abbastanza evidente dettata da ritmi troppo sintetici e spesso uguali tra loro accompagnati da una linea vocale troppo melensa che rasenta la lagna; unico punto piacevole sono determinati spunti di chitarra che riescono a risollevare le sorti di un brano che oserei definire inutile.
Il miglior brano di tutto il lavoro è, senza ombra di dubbio “Phoenix” che riesce a mantenere un buon tiro dall’inizio alla fine grazie soprattutto alla varietà vocale e ai repentini cambi di tempo.
Questo “Cross in the sand” è quindi un lavoro acerbo da parte degli Haven che propongono delle buone idee che però, il più delle volte, non riescono ad essere sviluppate in maniera convincente. È vero che la voce all’interno della canzone non è tutto, ma rimane pur sempre la cosa di maggior impatto quando una persona ascolta un brano; in questo caso le linee vocali sono da rivedere per evitare in futuro le evidenti sbavature presenti in questo cd. Ultimo consiglio: la batteria elettronica sta davvero male per il genere che volete suonare dal momento che i suoi suoni sono troppo sintetici e poco personali. Ultima precisazione: ok la copertina in bianco e nero,ma…chi ha orecchie per intendere intenda!
TRACKLIST
1. Cross in the sand
2. Dancer in the dark
3. Oxygen
4. Road to nowhere
5. Phoenix
6. Wavering desire
7. The sky of freedom