Recensione: Crossing The Sky

Di - 17 Dicembre 2012 - 0:00
Crossing The Sky
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Anno: 2012
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64

Mi rendo conto che per quanto riguarda alcune sonorità sono un maledetto nostalgico. A quanto pare devono esserlo anche i polacchi Crimson Valley, che, al loro esordio, ci propongono un heavy metal molto classico, con alcune incursioni nel power più cazzuto e nell’epic metal… non troppo distante da quanto proposto dai loro connazionali Crystal Viper (anche se, ovviamente, senza voce femminile).

La produzione è abbastanza ruvida, ma appropriata per il genere suonato dal combo dell’est. Forse la voce avrebbe meritato qualcosa di meglio, visto che l’ugola non proprio delicata di Bartłomiej Koniuszewski a volte risulta poco amalgamata col resto degli strumenti. Per fortuna l’effetto non è costante e non rende meno godibile questo primo disco dei Crimson Valley.

Dopo un inizio d’atmosfera è Chariot Of War ad aprire le danze. Non potevano scegliere un pezzo migliore: non troppo veloce, ma ritmato al punto giusto e con un ritornello epico e cadenzato che rimane impresso dal primo ascolto. Lo ammetto, con un inizio del genere mi hanno subito lasciato un’impressione positiva, non dissimile da quella che provai ascoltando i primi lavori dei francesi Lonewolf. E molte delle influenze sono in comune con la band capitanata da Jens Börner: basti ascoltare la seconda Heavy Metal Knights, dove viene fuori lo spirito più power della band.

Si respira ulteriore epicità con Clan Of The Hammer (e purtroppo anche un assaggio dei difetti vocali di cui parlavo prima), dotata di un bel ritornello e dei riff che mi hanno riportato alla mente i migliori Running Wild. La cadenzata Clash Of The Titans non mi ha convinto del tutto, nonostante non manchino momenti di interesse, soprattutto dal punto di vista chitarristico. Free ha un buon ritmo, ma non abbastanza carattere per rimanere impressa e si comincia ad avere l’impressione che il gruppo polacco abbia sparato all’inizio le sue cartucce migliori.

Dream To The Other World non fa che confermare tale ipotesi: brano lento ma non abbastanza ben riuscito da risultare evocativo come vorrebbe. Noioso, direi. Per fortuna le cose migliorano con la seguente Welcome To Hell: tirata come l’inferno, appunto, e con un refrain molto potente. Di nuovo si sente l’influenza di Rock’N’Rolf e compagni e l’effetto non è affatto malvagio. Il penultimo pezzo del disco, Sonja, purtroppo risente di nuovo di una voce non proprio mixata al meglio e soprattutto la strofa risulta piatta e poco incisiva. Peccato, perché la canzone nel complesso non è affatto male. Si chiude con Battle Awaits: un brano di quasi sette minuti a metà tra il power e l’epic. Ottime le ritmiche, un po’ meno curate – ancora una volta – le parti vocali.

Di certo non abbiamo di fronte un lavoro che fa gridare al miracolo, ma ammetto che i Crimson Valley hanno sferrato qualche artigliata vincente in questo Crossing The Sky e penso che possano crescere ancora, se gliene verrà data l’occasione. Se siete appassionati di sonorità classiche vi consiglio di dar loro un ascolto: non credo ve ne pentirete.

Mauro Saracino
 


Tracklist:
1.    Chariot of War
2.    Heavy Metal Knights
3.    Clan of the Hammer
4.    Clash of the Titans  
5.    Free
6.    Dream of the Other World
7.    Welcome to Hell  
8.    Sonja
9.    Battle Awaits

Formazione:
Bartłomiej Koniuszewski – voce
Antoni Mituś – batteria
Damian Paszczak – chitarra
Tomasz Bała – chitarra
Jerzy Górniak – basso

durata  48 min circa

 

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