Recensione: Crowned In Terror
Finalmente si è realizzato il mio desiderio: dall’istante in cui ho saputo che il mitico Tompa si sarebbe unito ai The Crown, ho aspettato giorno dopo giorno il nuovo album. E finalmente eccomi qui ad ascoltarlo e recensirlo!!! Non posso parlare di una sorpresa, perchè mi aspettavo già qualcosa di spettacolare, comunque il constatare che la mia fiducia non era stata tradita è stata un’ottima cosa.
Vi ricordate quella mazzata dal nome Deathrace King? Sappiate che quelle erano solo coccole, perchè il vero colpo di grazia si intitola Crowned In Terror! Introduzione breve che ci illude facendoci credere che i nostri padiglioni auricolari saranno per questa volta risparmiati e poi subito una botta con l’energica title-track: anche solo questo pezzo mi porta subito, dopo l’estasi iniziale, a varie considerazioni. Innanzitutto l’esecuzione è diventata molto più precisa, soprattutto per quel che riguarda Janne alla batteria. E poi Lui, Tomas Lindberg in persona, non può che deliziarmi… Il suo cantato è aggressivo, e unisce ombre di quel cantato che tanto ci mancava con un impatto più violento, più classicamente death.
Decisamente siamo di fronte ad un’accelerazione del suono notevole: sono molte più le parti tirate rispetto a quelle tipicamente cadenzate (che secondo me erano uno dei pochi punti deboli di Deathrace King). Il riffing è fortemente Thrash e un po’ meno rock’n’roll, ma ci vengono comunque regalate delle ottime parti in cui vi verrà voglia di mettervi a pogare contro le pareti del vostro soggiorno…
“World Below” è stata una vera e propria sorpresa: si propone come il primo mid-tempo e mostra perfettamente come il gruppo stia crescendo. Se una volta in questi frangenti non riuscivano a convincermi, ora non posso che essere esaltato da una traccia così appassionante. In generale poi gli arrangiamenti di chitarra si sono fatti più elaborati e più azzeccati, nonchè meglio eseguiti. Il pezzo che al momento preferisco è “Out For Blood”, affiancato da “Death Is The Hunter” e “Satanist”, i quali aggrediscono frontalmente senza lasciare via di scampo all’ascoltatore. Sentite quanta violenza si può concentrare nelle note e stupitevi!
Certo, i The Crown hanno pagato alcune delle loro scelte stilistiche. Ad esempio, Crowned In Terror è sicuramente meno immediato del precedente lavoro, e richiede più ascolti per essere assimilato. Allo stesso modo, è venuta meno parte di quell’aggressività grezza che li caratterizzava, dando spazio ad una furia più violenta ma anche più calcolata. Rimane il fatto che in mezzo all’ondata infinita di gruppi svedesi, in pochi riescono ad alzare la testa ed emergere, e i The Crown sono tuttora i più in vista.
Matteo Bovio
Tracklist
01. Introduction – House Of Hades
02. Crowned In Terror
03. Under The Whip
04. Drugged Unholy
05. World Below
06. The Speed Of Darkness
07. Out For Blood
08. (I Am) Hell
09. Death Is The Hunter
10. Satanist
11. Death Metal Holocaust