Recensione: Crystal Logic
Quando si parla di Epic Metal, uno dei nomi più riccorenti è quello dei Manilla Road, storico gruppo statunitense che si affermò in campo underground proprio grazie al suo terzo album, Crystal Logic appunto, da cui si originò lo stato di cult band seminale per il movimento Epic.
Ed infatti in questo disco ritroviamo tutti gli elementi che hanno da sempre caratterizzato il Vero Metallo Epico: onestissima attitudine underground, poemi eroico-didascalici (altro se banali testi fantasy!!), un sound grezzissimo ed ultra epico dalle sfumature doomy, tantissima originalità e, in questo caso, l’eccezionale timbro vocale di Mark Shelton, indiscussa guida spirituale del True Metal più misconosciuto e oscuro.
Partendo dall’oscuro preludio “Prologue” fino alla conclusiva “Dreams of Eschaton“, il mitico trio del Kansas crea (tramite un songwritting per nulla complesso) una dimensione musicale totalmente aliena, capace di catturare l’ascoltatore grazie alla originalità e alla magia evocata da testi e strumenti.
Si distacca dall’atmosfera epica il brano “Feeling free Again” (appartentente al primo periodo della band).
Per chi non conosce i Manilla Road: se volete davvero capire cosa sia il Vero Epic Metal ed iniziare effettivamente a conoscere i vero Metallo Pesante anni 80, incominciate con “Crystal Logic“.
Di certo non basterà il semplice ascolto di questo disco. Dovranno passare anni in cui dovrete vivere l’Epic Metal, per poi poter dire “io sono un fan dei Manilla Road”.
Per chi conosce i Manilla Road: hail brothers!!
Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli
01) Prologue
02) Necropolis
03) Crystal Logic
04) Feeling free Again
05) The Riddle Master
06) The Ram
07) The Veils of Negative Existence
08) Dreams of Eschaton / Epilogue
bonus track (ristampa su CD della Iron Glory)
09) Flaming Metal System