Recensione: Dance Of Ignorance

Di Sergio Nardelli - 23 Febbraio 2011 - 0:00
Dance Of Ignorance
Band: Dreadnox
Etichetta:
Genere: Prog Rock 
Anno: 2010
Nazione:
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70

Da Rio De Janeiro tornano a far sentire la loro voce i DREADNOX, band attiva dal 1993 con alle spalle il demo “Master Brain” (’93) e l’apprezzato album d’esordio “Divine Act” (’98). Prodotto da una garanzia come Renato Tribuzy, questo “Dance Of Ignorance” ci riconsegna il gruppo carioca in ottima forma, alle prese con il loro potente metal dai tratti prog e venato di power.

 L’inizio è dei migliori con la massiccia opener “Fight With The Light”, che mette in mostra tutta la gamma sonora dei nostri, fornita dalla superba prestazione vocale di Fabio Schneider, dall’incisivo guitar work e dall’inarrestabile drumming di Felipe Curi, sempre pronto a pestar duro quando la situazione lo richiede, come nella cadenzata “Echoes At Midnight”, avvincente song dall’andamento intrigante e ricca di cambi di tempo.

La coriacea “Survive”, che vede la presenza dello stesso Renato Tribuzy, coniuga in giuste dosi potenza e melodia, in una continua evoluzione prog, senza per questo perdere d’impatto, così come la cavalcata metallica “Sinners In Paradise” che fra riff taglienti e massicce iniezioni di energia, cresce nota dopo nota.

Go On” è un altro efficace pezzo grazie al suo inizio arpeggiato, a un buon ritornello e agli ottimi interventi chitarristici di Kino Dittert che incendia anche “All Is Not Lost”, una power ballad che non ne vuol sapere di rimanere sdolcinata, al contrario di “Annie”, un lento acustico rilassante, dolce ma con gusto. “Miracle” alterna momenti piacevolmente pacati a digressioni heavy, con l’immancabile motore ritmico della coppia Montana/Curi a tirar la volata e con il cantato deciso, a tratti nervoso di Fabio, che nella camaleontica title-track “Dance Of Ignorance” si fa intrigante ed enigmatico, fra chitarre graffianti e tanto groove.

La conclusione dell’album è preceduta dalla malinconica “Impromptu N°1”, breve strumentale acustico, preludio ad un finale tuonante che giunge prontamente con la tosta “Waiting For The Sun”, dotata di un ritornello catchy che evoca i migliori Rage e con la battagliera “Battle & Honor”, bonus track dai ritmi serrati che suggella un lavoro ben prodotto, personale, che forse abbisogna di qualche ascolto per essere assimilato, ma che mostra una band capace di dire la sua in un panorama super affollato come quello odierno.

Sergio Nardelli

 

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Tracklist:
1-Fight With The Light
2-Survive
3-Echoes At Midnight
4-Go On
5-Miracle
6-All Is Not Lost
7-Dance Of Ignorance
8-Annie
9-Sinners In Paradise
10-Impromptu N°1
11-Waiting For The Sun
12-Battle & Honour (bonus track)

Line-up:
Fabio Schneider-vocals
Kino Dittert-guitars
Dead Montana-bass
Felipe Curi-drums

 

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