Recensione: Danger! – Children At Play EP
Sornioni ed ammiccanti ecco arrivati al terzo EP i Tango Pirates. Il progetto vede come mente pensante Danny Fury, artista attivo in diverse realtà musicali sin dagli anni ottanta. Le bands , in rigoroso ordine cronologico dalla più datata, ad oggi sono: Rogue Male, Lords Of The New Church, Kill City Dragons, Vain, Wild At Heart, Sham 69, The Derellas, ed i Tango, oggi.
Il sound proposto è un rock ‘n’roll minimale, capace di spostare il tiro sul glam, con riff sgraziati in stile punk a rendere il tutto più marcio e vissuto.
Full-lenght divertente, che non rivoluziona nulla, ma che indubbiamente riesce a far ballare. In mezzo a tutto questo intravediamo influenze di tipo gothic, e certamente un taglio “britannico” nelle ambientazioni. L’ideale immagine che ci viene in mente è con Iggy Pop, David Bowie e Alice Cooper ed Aerosmith, il tutto imbevuto di punk ‘n’roll e di un selvaggio sentore di old school.
I cori, e le melodie intessute dalle chitarre sono pane quotidiano per chi ama questo filone, proprio per la genuinità insita nel filone di appartenenza. Non mancano sfumature blues a riscaldare i pezzi, un’anima che tutto ricopre come velo. In un locale perduto tra le campagne ci immaginiamo i Tango Pirates suonare, entusiasmando la folla, in parte sopita dall’alcool, quasi l’ebbrezza li rendesse poi d’improvviso gioviali. “Children At Play” è il sorriso fugace di una bevuta in compagnia in un luogo parco, schiettezza che comunque paga perché riesce ad andare a segno, distraendo. Attendiamo un full-lenght, perché dopo tre EP pensiamo sia giunto il momento di servire una pietanza che soddisfi di più e che ci possa far capire meglio il talento, sulla lunga durata, dei Tango Pirates.
Stefano “Thiess” Santamaria