Recensione: Dangerous Diamonds
Mastercastle: sinonimo di prolificità d’altri tempi. Nati nel 2008, dall’anno successivo non hanno mancato un colpo a livello di uscite ufficiali: The Phoenix (2009), Last Desire (2010) e quest’ultimo Dangerous Diamonds, disponibile sul mercato da qualche settimana, oggetto della recensione.
Dietro un monicker che è tutto una fortezza quattro musicisti d’esperienza, a partire dalla cantante Giorgia Gueglio, passando dal bassista Steve Vawamas e dal batterista Alessandro Bissa fino ad approdare a Pier Gonella, chitarrista storico della musica dura tricolore nonché artista poliedrico, basti solamente pensare alle sue esperienze con Necrodeath e Labyrinth.
Tocca all’adrenalinica Another Flower iniziare le danze con una Giorgia Gueglio subito a proprio agio all’interno delle schitarrate di Pier Gonella, uno che di certo quando c’è da menare non si tira indietro, come è doveroso che sia per l’axeman dei Necrodeath. Reminiscenze Power nordeuropee e tipico gusto latino per un brano che riesce a fornire sin da subito un’idea sul nuovo corso dei ‘Castle.
Un riff classico che più classico non si può costituisce la colonna portante di Alone, traccia che se non fosse per la suadente voce della cantante e l’innesto di qualche line melodica di troppo parrebbe estratta da una cantina inglese nei primi anni Ottanta, roba che dai Mastercastle di certo non ci si aspetterebbe, quantomeno sulla carta.
Time 4 Lovers è lì a dimostrare che i fenomeni acchiappa copertine a ripetizione probabilmente lo sarebbero un po’ meno se anche solo si desse una chance in più a gruppi come questo. Impianto HM puro di stampo melodico in Icy Moon impreziosito dall’usuale pulizia sonora della premiata ditta Gonella&Co. e con i testi rivolti alla vita dei pescatori.
Au Premiere Coup è brano aperto, roccioso ma senza particolari sussulti che lascia spazio alla furia metallica di Dangerous Diamonds, il pezzo più violento del lotto ove il buon Vawamas pesta come sa per tenere alto il ritmo. Un Pier Gonella all’insegna dell’ortodossia tratteggia riffoni da headbanging incorporato anche in Take Off, altro episodio lineare che gode di un azzeccato refrain in virtù di una Giorgia Gueglio incattivita, per l’occasione impotente nel fornire quella sana dose di buonismo musicale che solitamente caratterizza le sue performance.
La strumentale Blue Diamond permette qualche divagazione ai quattro liguri, mentre Lovin’ Me costituisce la ballad dell’album, una canzone che permette alla cantante di spaziare a piacimento all’interno del proprio spettro interpretativo, riportando alla luce la grande lezione teutonica targata Scorpions, una garanzia in ambito strappamutande, da sempre.
Ultima mazzata di metallone sincero in Sixth Sun, vero godimento anche per gli eventuali puristi con la puzza sotto il naso – tenendo sempre debitamente conto che di Mastercastle si tratta, non di Paragon… – e chiusura sulle note della galoppante Bitter & Sweet, ispirata alle luci di New York.
Dangerous Diamonds è l’esempio lampante che fare in maniera sopraffina le cose semplici paga, sempre. Se in The Phoenix il tocco neoclassico dei quattro spiccava sul resto e Last Desire mostrava l’inclinazione più Hard Rock dei Nostri, il disco oggetto della recensione sprizza HM da tutti i pori, alla maniera dei Mastercastle, s’intende. Non che l’Italia abbia scoperto la risposta qualificata ai Primal Fear prima maniera, sia ben chiaro, solamente la verve diretta la fa da padrona, in questo disco, se paragonato alla discografia precedente. Paradossalmente, ripetendo una mia vecchia convinzione, i ‘Castle spiccherebbero definitivamente il volo con un po’ di ingenua ignoranza metallica da barricata, visto che a livello di potenza di fuoco in termini di suono ci siamo già, grazie a una produzione veramente azzeccata.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist:
1. Another Flower
2. Alone
3. Time 4 Lovers
4 Icy Moon
5 Au Premiere Coup
6 Dangerous Diamonds
7 Take Off
8 Blue Diamond
9 Lovin’ Me
10 Sixth Sun
11 Bitter & Sweet
Line-up:
Giorgia Gueglio (Voce)
Pier Gonella (Chitarra)
Steve Vawamas (Basso)
Alessandro Bissa (Batteria)
