Recensione: Dark Angel
Nel 2013 il musicista e produttore svedese Daniel Flores ha edificato, insieme al cantante statunitense Robbie LaBlanc, componente del prodigioso duo di rock melodico Blanc Faces, nonché, negli eighties, della cult-band Fury, ad un progetto musicale dai connotati assolutamente AOR.
Il delizioso germoglio nato dal sodalizio tra i due, manifestatosi al mondo con il monicker Find Me, intitolato Wings of Love, si è rivelato uno dei più apprezzati lavori in ambito melodic rock degli ultimi anni. Con “Dark Angel”, adesso, il duo scandinavo-statunitense ha di nuovo congiunto i propri talenti, per sfornare un platter che è, ancora una volta, una fetta dolcissima di purissimo ed incontaminato AOR.
Assieme a Flores e LaBlanc, troviamo Philip Lindstrand (Strong) alla sei-corde e Sören Kronqvist (Sunstorm) ai tasti d’avorio. Per la composizione delle canzoni, i Find Me si sono altresì avvalsi della inestimabile collaborazione di gente come l’immancabile gloria nostrana dell’ AOR Alessandro Del Vecchio, Mark Mangold (Touch e Drive She Said, c’è bisogno di dirlo?), Niclas Olsson (Alyson Avenue), nonché Tom e James Martin (Vega, Issa).
Fin dalle prime note di Nowhere To Hide, annunciata dalle tastiere ma che subito rivela la sua natura di cadenzato uptempo, il disco manifesta il suo humus inzeppato di melodie accattivanti e seducenti poggiate su suoni raffinati che echeggiano le trame sonore cristalline degli anni Ottanta. Tra suoni delicati di tastiere e asce mai invadenti, non mancano influssi dell’AOR nordeuropeo contemporaneo.
Let Love Rule è un brano ancora più efficace, grazie anche ad una matrice più rock conferita dalla chitarra, e trasuda solarità ed ottimismo da ogni parte.
Non c’è disco AOR che sia privo dell’immancabile power ballad. Infatti, ecco arrivare Forever, un lentaccio che mette in luce la magnifica voce di LaBlanc. Una canzone emozionante che farebbe invidia persino a Journey e Toto. Subito dopo, però, Another Day spiega le sue vele al vento di un umore trascinante, melodico, dinamico negli incastri degli strumenti ed impreziosito dalla voce femminile di Angelica Rylin.
Dark Angel è, invece, una canzone dal ritmo moderato ma dalle melodie sempre spiegate e coinvolgenti. Con esso inizia un flusso forse un po’ monolitico di tracce quali la più serena Face To Face, e la rockeggiante Where Do I Go, ingemmata dal suo assolo di chitarra.
In mezzo ad esse risplende la più lenta e zuccherosa Bleed In The Rain.
L’album riprende quindi quota con Midnight Memories, midtempo speziato da qualche sapore popolare ed orecchiabile, e con Don’t Slip Away From Me, ballata potente e distesa con un LaBlanc maiuscolo che si erge sul robusto basamento sonoro degli strumenti.
Dark Angel si congeda con Did You Feel Any Love, intarsiato dai riff accattivanti delle tastiere e con il vivace pop-rock di I’m Free .
In buona sostanza, con questo nuovo CD i Find Me hanno realizzato un’opera perfetta per chi ama questi suoni. Un lavoro senza rilevanti momenti di stanca, limpido, impeccabile, e perfettamente adatto ai fans dell’AOR. Chi ama Journey, Survivor, Signal ma pure band di oggi del genere Work of Art, troverà qui il sound lucido e laccato che adora, e che ha apprezzato nel precedente full-length del duo Flores-LaBlanc. Certo, non dovrà aspettarsi da queste dodici canzoni sorprendenti innovazioni artistiche, e dovrà pure fare molta attenzione alla propria glicemia, visto la massiva presenza di zuccheri che le pervade.
Francesco Maraglino