Recensione: Dark Cold Demon’s Blood
I Dark Cold Demon’s Blood sono una giovane band milanese, qui giunta finalmente al traguardo del loro primo demo, ma che in realtà ha già avuto occasione di farsi notare nel circuito dell’underground. Sia per i propri concerti suonando in molti locali sia della lombardia che fuori, che soprattutto partecipando e distinguendosi in vari concorsi per nuove band sia in ambito metal che non.
Il demo si apre con una intro orchestrale intitolata Overture, si tratta di un corto brano d’atmosfera che riporta subito alla mente una band come i Cradle of Filth. La prima sensazione viene poi confermata ulteriormente quando inizia wings of Tragedy, la prima vera canzone di questo demo.
Lo stile del cantato ricorda molto da vicino quello di Dani Filth, con parti di scream al vetriolo e di growl che si alternano lungo una canzone che sa essere sia aggressiva che melodica soprattutto negli stacchi orchestrali che presenta al suo interno.
I Dark Cold Demon’s Blood non sono però semplicemente una band clone dei Cradle of Filth, per prima cosa infatti va specificato che la somiglianza è in particolare con il primo disco della band inglese, secondariamente questi ragazzi hanno una attitudine decisamente più black-oriented.
Menzione particolare poi per la cover che chiude il demo, si tratta di For Whom the Bell Tolls dei Metallica, qui reinterpretata nello stile della band, è interessante sentire una canzone così famosa suonata in uno stile così particolare. Già i Cradle of Filth ci avevano abituato a cover stranissime di classici come Hallowed Be Thy Name degli Iron Maiden, pare che questi ragazzi abbiano capito la lezione e abbiano provato a cimentarsi nella stessa prova e il risultato non è per niente da buttar via, anzi.
Proprio la loro attitudine orientata più verso il black è secondo me il motivo di alcuni difettucci in fase di produzione. Le chitarre in particolare non sono sempre rese al meglio e spesso sono piuttosto nascoste e confuse nella tradizione di capolavori come Transilvanian Hunger, anche se non si arriva mai ai livelli del disco dei Darkthrone. Sempre sul fronte delle piccole cose da ritoccare, potrebbe essere reso un po’ meglio il suono della batteria, non sempre incisivo e un po’ leggero, per dargli più corpo e spessore.
Per concludere, un buon demo di presentazione sfornato da una band che ha già avuto occasione di farsi sentire in giro e di farsi apprezzare dal vivo anche in occasione di alcuni concorsi canori. La confezione si presenta piuttosto bene, anche se la presenza dei testi sarebbe stata gradita, e dal punto di vista della produzione si riscontra qualche pecca però facilmente sistemabile. Consigliato in particolare ai fan incalliti dei vampiri inglesi, ma anche a tutti gli altri per sentire qualcosa di nuovo.
Contatti:
info@darkcold.it
namtar@email.it
Tracklist:
01 Overture
02 Wings of Tragedy
03 Breath of War
04 The Infinite Gardens of Hell
05 Dark Passage in My Heart
06 For Whom the Bell Tolls (Metallica cover)
Alex “Engash-Krul” Calvi