Recensione: Dark Diary

Di Daniele D'Adamo - 23 Giugno 2010 - 0:00
Dark Diary
Band: Magica
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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71

Forse ci siamo.
Dopo una serie di album scialbi e privi di personalità, i romeni Magica pare abbiano deciso di rompere gli indugi e di proporre, quindi, qualcosa che possa – se non ricordato – almeno menzionato per una degna qualità tecnico/artistica.
Ci provano con “Dark Diary”, quinto studio album di una carriera iniziata in modo dimesso per poi assumere negli ultimi mesi dei connotati improntati su un’indubbia professionalità, poiché nel disco hanno messo le mani i produttori Ronny Milianowicz (Dionysus, Saint Deamon, Wolf) e Jens Bogren (Symphony X, Paradise Lost, Opeth).
Il gruppo, a leggere la biografia allegata al promo, è determinato a ritagliarsi con decisione il proprio spazio nell’iper-affollato panorama metal internazionale, e considera il 2010 l’anno per ciò decisivo.

Vedremo.

Per quanto sopra, si mostrano impeccabili sia l’artwork sia il look del quintetto; entrambi, in ogni caso, non particolarmente originali. Ottima la produzione, che regala un suono polposo e limpido. Tutto e tutti sono al loro posto, anche se – come ci si poteva aspettare – particolare risalto è dato alla voce di Ana Mladinovici che, oltre all’immancabile, gradevole aspetto scenico, dimostra di aver migliorato parecchio la qualità della sua interpretazione, nel corso degli anni. Il timbro vocale, infatti, è dotato di personalità, è ben modulato e abbraccia uno spettro sonoro che gli consente di dare profondità alle canzoni. Con ciò risultando l’indiscutibile valore aggiunto del combo di Constanţa. Per il resto, difatti, è tutto nella norma. Il sound è il più classico «melodic metal», così come viene sempre più spesso definito oggigiorno. In realtà, approfondendo un po’, nel corso degli anni i Nostri sono passati un power piuttosto sempliciotto, caratterizzato dai soliti up-tempo, a un genere senza dubbio più elaborato e raffinato. Con parallela riduzione della potenza e velocità per giungere dalle parti dell’heavy, dal quale ancora c’è un margine di sicurezza per via della spiccata melodiosità del groove. Questo cammino, sicuramente irreversibile, ha portato “Dark Diary” a essere un CD da inserire nello scaffale heavy invece che in quello power. Un CD in cui si apprezza anche l’esperienza maturata dai musicisti, ciascuno di essi adeguatamente preparati, dal punto di vista tecnico, per gli obiettivi prefissati. Bogdan “Bãţ” Costea propone un guitarwork dallo stile classico, ordinato nella proposizione dei soli durante i brani, con una costruzione ritmica a completo servizio delle linee vocali. E, in tal senso, lavorano anche basso, tastiere e batteria.

Migliorato notevolmente il songwriting, anche se l’eccellenza rappresentata dai migliori compositori metal rimane lontana: le canzoni sono comunque orecchiabili e mai stucchevoli. Fanno capolino, con piacere, anche una certa classe nell’assemblaggio dei pezzi e una buona omogeneità dei medesimi; qualità, quest’ultima, che regala al platter un’anima personale, fresca e brillante. Si possono citare come episodi particolarmente riusciti “My Kin My Enemy, dal ritornello che si spiaccica subito nella mente; l’opener “Anywhere But Home”, piacevolmente trascinante; “Need”, dal buon sapore hard rock; la conclusiva, dolcissima “Dear Diary”.

La direzione intrapresa dai Magica pare essere quella giusta. Manca ancora qualcosa, dato atto che lo stile è ormai stato inquadrato con esattezza e non regala innovazioni: la canzone. Pur essendo presenti, in “Dark Diary”, dei brani di tutto rispetto, non ci sono momenti indimenticabili, o istanti che conducano l’ascoltatore a ripetere più di tanto dei passaggi. Siccome l’aspetto artistico, fra tutti gli altri, è quello che «si ha o non si ha», non si vedono, per l’insieme, successivi margini di miglioramento se non si approfondisce e, soprattutto, si nobilita l’aspetto meramente compositivo.
 

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Track-list:
1. Anywhere But Home 4:23
2. Tonight 3:34
3. Never Like You 4:00
4. Wait For Me 4:20
5. Need 4:01
6. Release My Demons 4:09
7. On The Side Of Evil 4:22
8. My Kin My Enemy 4:07
9. Used To Be An Angel 3:35
10. We Are Horde 4:23
11. Dear Diary 1:53

Line-up:
Ana Mladinovici – Vocals
Bogdan “Bãţ” Costea – Guitars
Vali Zechiu – Bass
6Fingers – Keyboards
Cristi Barla – Drums

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