Recensione: Darkfire
Il power metal tipicamente italiano dei darkfire si colloca nello scenario apocalittico del concept da loro ideato: il mondo viene distrutto da un cataclisma e i sopravvissuti si insediano nell’unica parte abitabile di un pianeta immerso nell fiamme, Darkfire appunto.
Questo debut, discretamente composto e dignitosamente suonato, arriva in un periodo in cui, l’ho già detto diverse volte, il genere è abbastanza saturato e i suoi fan cominciano a dare segni di insofferenza.
Quindi questo quintetto cremonese spera di intraprendere la fortunata carriera di band come Labyrinth, Athena, Time Machine, e compagnia, e le premesse sono davvero buone, soprattutto se si considera la “tenera” età dei componenti e la loro gia’ affinata tecnica di base.
Gli inconfondibili influssi tratti dalla musica classica e barocca non devono confondere le idee: non ci troviamo davanti al solito disco Stratovarius-oriented di metal neoclassico. Evidentemente gli spunti in questo senso non mancano, ma il sound proposto dai Darkfire è sicuramente studiato, dal punto di vista dell’originalità, piuttosto intimista e abbastanza personale.
Per quanto mi riguarda, ho apprezzato particolarmente “The Pure Sound”, arrangiata in maniera raffinata e dalle melodie malinconiche, con struggenti assoli di chitarra, raramente così personali.
Citerei anche “Spiral Of Smoke”, che emerge per dinamicità e freschezza, accostando liriche tipicamente power/speed a melodie più class/rock, ed essendo sorretta da un riffing in evoluzione: si sfocia infatti nel thrash progressivo di “The Spice Islands”, prepotentemente dissonante, salvo sfondare nel chorus sofferto e dal buon impatto.
Qualche neo devo ahime dire di averlo notato nella piuttosto soporifera “From Hollow Trunk”, incapace di fare breccia interiormente, come un pezzo lento e malinconico dovrebbe, risultando a tratti niente più che una nenia. Non ho particolarmente apprezzato le parti corali, talvolta davvero approssimative, quindi consiglio di curare un po’ di più questo aspetto nel prossimo futuro.
Il mio giudizio, complessivamente, non può che essere positivo, anche per incoraggiare questa band a fare meglio e proseguire nella strada intrapresa.
Tracklist:
1. The DarkFire
2. Master Of Bulls
3. The Pure Sound
4. Against The Erudite
5. Colours
6. Spiral Of Smoke
7. The Spice Islands
8. From Hollow Trunk
9. Gorgoroth’s Fire