Recensione: Dawn Patrol
Una grande nostalgia del passato.
Quante volte avete provato questa malinconica sensazione quando, in certi giorni, vi siete fermati dinanzi al vostro giradischi a riascoltare i vostri albums preferiti e gelosamente custoditi.
O magari solo per pochi minuti, quando la semplice visione della copertina cartonata ha fatto ripartire il treno dei ricordi, diretto senza soste agli irripetibili anni ’80, una decade nella quale la parola impossibile sembrava non avere alcun significato, perlomeno in ambito musicale.
Proprio dall’incantevole magia degli albori di quegli anni (correva l’anno 1982), proviene una gemma di rara bellezza : ‘Dawn Patrol‘, firmato dagli americani Night Ranger.
Il quintetto di San Francisco, capitanato dal cantante/bassista Jack Blades e dal chitarrista Brad Gillis, supportati egregiamente da Jeff Watson (seconda chitarra), Alan Fitzgerald (tastiere) e Kelly Keagy (batteria), non poteva certo esordire in modo migliore, riuscendo a forgiare uno degli album più importanti che l’hard rock melodico ricordi.
Già, perché raramente si trovano perle di inestimabile bellezza come l’opener ‘Dont Tell Me You Love Me’, con quel suo incedere trascinante e incalzante, unito ad una melodia assolutamente gustosa ed evocativa, ed un ritornello che è oramai diventato indimenticabile per ogni fan del genere.
Probabilmente il pezzo più famoso dei Night Ranger, sicuramente uno di quelli che dovrebbero essere insegnati sui banchi di scuola.
Ma ovviamente un album degno degli onori di questo genere non si può e non si deve limitare ad un singolo episodio per potersi affermare a grandi livelli, così sono molte ancora le piacevoli sorprese e le delizie che ci vengono generosamente offerte: l’affascinante ‘Sing Me Away’, l’arrembante ‘At Night She Sleeps’, la terremotante ‘Eddie’s Comin’ Out Tonight’ (con dei riffs a tratti molto aggressivi) e l’adrenalinica ‘Can’t Find Me A Thrill’ (anche in questo caso la velocità è davvero elevata), tutte manifestazioni di un hard rock di classe sopraffina e di irresistibile ingegno (evidenti le influenze progressive), che sanno perfettamente unire la durezza tipica del rock ottantiano made in U.S.A., ad eleganti e spensierate melodie, che colpiscono l’orecchio dell’ascoltatore grazie anche alla immancabile facilità dei ritornelli proposti.
Non è possibile, ne tollerabile poi, dimenticare episodi come ‘Young Girl In Love’, con il suo inedito romanticismo elettrico, la granitica ‘Play Rough’, che sembra quasi voler sottolineare la voglia del gruppo di darci dentro, l’altrettanto irresistibile ‘Money’, e “l’autobiografica” e conclusiva ‘Night Ranger’, che sa unire ritmi sostenuti a incredibili accelerazioni.
Per quanto riguarda le ballad infine, nel disco è presente un solo capitolo che può essere considerato come tale, ‘Call My Name’, ma ragazzi, ce ne fossero di canzoni così, con quel sublime e delicato sottofondo di tastiera iniziale (da notare la precisa e puntuale prova di Alan Fitzgerald) che accompagna la voce di Blades, prima che il ritmo si faccia più sostenuto.
Signori, quello che avete sotto il naso è un disco epocale, dove protagonista è una band in forma smagliante e con un’ispirazione ai livelli massimi, capace di amalgamare in maniera splendida forti influenze melodiche, alla caparbietà e alla grinta del rock duro a stelle e strisce.
Un altro gioiello scintillante che non deve assolutamente mancare nel vostro scrigno!
Imperdibile !
Luca “El Pata” Corsi
Tracklist:
01. Don’t Tell Me You Love Me
02. Sing Me Away
03. At Night She Sleeps
04. Call My Name
05. Eddie’s Comin’ Out Tonight
06. Can’t Find Me A Thrill
07. Young Girl In Love
08. Play Rough
09. Penny
10. Night Ranger
Line Up:
Jack Blades – Voce / Basso
Jeff Watson – Chitarra
Brad Gillis – Chitarra
Alan Fitzgerald – Tastiere
Kelly Keagy – Batteria / Back. Voc.