Recensione: Dead End Railway
Dead End Railway segna il ritorno dei trentini Inertia, quartetto di Cavalese con all’attivo due registrazioni auto-prodotte (Promo ’99 e Fly Into Darkness). L’EP condensa in venti minuti tre anni di esperienze e rinnovato affiatamento, inaugurando un nuovo corso stilistico difficilmente inquadrabile in poche righe: la band è infatti alle prese con una mistura di generi che, pur ricollegandosi a certo (post-) thrash d’ispirazione moderna, offre molteplici sfaccettature lungo la pur limitata durata del disco, espressione delle varie influenze che coabitano in seno al gruppo; il risultato è originale anche se tradisce una certa immaturità, come a indicare che la quadratura del cerchio è ancora lontana.
Il desiderio di coinvolgere più motivi musicali prende forma in una tracklist eterogenea, che passa con disinvoltura dalla cadenza monolitica della title-track – forse l’episodio più anonimo – alle bastonate di Virtually Enslaved, tre minuti sparati che esaltano la sezione ritmica composta da Steve C.H. (basso) e Cla Vanza (batteria). Troppa carne al fuoco? La sensazione è quella, anche se i buoni risultati di Towards the End (brano che fa il verso a un certo Chaos A.D.) sembrano dar ragione al gruppo, che in futuro potrebbe ritagliarsi un posto al sole nella scena tricolore. Urgono tuttavia alcune migliorie: le dinamiche vocali vanno riviste, né è consigliabile la scorpacciata di filtri che, a tratti, rischia di monopolizzare strofe e ritornelli; serve inoltre individuare un’impronta stilistica comune che uniformi il songwriting, pena l’assenza di un filo conduttore che sulla lunga distanza potrebbe fare la differenza. Le potenzialità non mancano: il chitarrista Alejandro ha buon gusto sia in materia di riffing che di assoli e la già citata coppia ritmica è una garanzia; il solo Rob, vero punto debole della line-up, dovrà necessariamente espandere le risorse a propria disposizione.
L’EP include anche il videoclip di Dead End Railway (monotono ma professionale) e alcune foto divise tra studio e palco, dimensione senz’altro più congeniale alla proposta del gruppo trentino.
Dead End Railway è un prodotto che mette in luce numeri significativi, ma gli Inertia sono chiamati a un’attenta revisione di alcuni elementi che ancora non convincono in pieno. L’augurio è che il lavoro di squadra sia proficuo in vista di un debutto, la cui valutazione possa incrementare l’ampia sufficienza raccolta finora.
Federico ‘Immanitas’ Mahmoud
Tracklist:
01 Dead End Railway
02 Towards the End
03 Double Minded
04 Virtually Enslaved